Lionello Puppi incontra Giorgione
Giovedi 25 Marzo 2010 alle 18:45Museo Diocesano        Â
Chi l'ha scritto? Autori al Museo, la rassegna che il Museo Diocesano dedica agli autori del nostro tempo, ha il piacere di invitare uno dei più grandi protagonisti della storia dell'arte, sabato 27 marzo ore 16.00 con ingresso libero.
Realizzato in collaborazione con Libreria San Paolo e da quest'anno con l'autorevole Servizio di Pastorale della Cultura della Diocesi di Vicenza, oltre al sostegno di Lalex - 1938, la conferenza vede protagonista il prof. Lionello Puppi, invitato a Vicenza da alcuni amici per parlare al pubblico di Giorgione. Con l'occasione della mostra, che Castelfranco Veneto offre al più celebre dei suoi artisti nel cinquecentenario dalla sua morte, varie sono le iniziative che vogliono diffondere la conoscenza di un caposaldo della cultura figurativa di tutti i tempi. Nato nel 1478 a Castelfranco, Zorzi da Castelfranco, conosciuto appunto come Giorgione, è artista morto giovane e attorno al quale sono scarse le notizie che possano confermare le ipotesi sulla sua vita, sulle influenze culturali e su alcune opere che gli restano attribuite.
Secondo il Vasari, Giorgione sarebbe stato allievo di Giovanni Bellini, ipotesi plausibile se si considera l'utilizzo della pittura tonale e lo stesso ne vedrebbe un legame con Leonardo in quegli anni di passaggio a Venezia, per il trattamento del chiaroscuro e di alcuni volti.
Alcuni delle opere realizzate dal maestro, come ad esempio la "Tempesta" che fu dipinto attorno al 1508 (oggi a Venezia alle Gallerie dell'Accademia), è uno dei rompicapi preferiti dagli storici dell'arte, attorno al quale hanno scritto pagine e pagine di interpretazioni. Gabriele D'Annunzio ne "Il Fuoco" descrisse quell'inafferrabilità misteriosa di Giorgione, dichiarando il pittore "piuttosto come un mito che come un uomo".
Lionello Puppi, che ha curato con Enrico Maria Dal Pozzolo e Antonio Paolucci il catalogo e l'apparato critico della mostra, presenterà al pubblico un suo racconto per descrivere l'artista veneto del Rinascimento, attraverso dubbi, riflessioni e vicende che hanno animato quegli anni di fermento artistico.