Mattarella e Gentiloni "scalzino" Ignazio Visco da Bankitalia: l'appello di esponenti di spicco della società vicentina. VicenzaPiù aderisce
Lunedi 18 Settembre 2017 alle 18:20
Pubblicato alle 11.34, aggiornato alle 18.18 in quanto il testo presente dell'appello è stranamente scomparso.
Pubblichiamo un appello al presidente della Repubblica e a quello del consiglio dei ministri a non rinnovare l'incarico di Governatore di Banca d'Italia a Ignazio Visco, protagonista in negativo delle vicende bancarie, tra cui i crolli di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che hanno colpito e stanno per colpire centinaia di migliaia di risparmiatori, che avevano riposto fiducia nell'organo supremo di controllo bancario in Italia. La firma dell'appello è stata apposta intanto da molti esponenti della società vicentina con numerosi nomi di spicco, del passato, del presente e, per quanto si propongono di fare, del futuro di Vicenza e del suo territorio ma anche attenti al Paese intero.
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Lunedi 18 Settembre 2017 alle 18:20
Pubblicato alle 11.34, aggiornato alle 18.18 in quanto il testo presente dell'appello è stranamente scomparso.
Pubblichiamo un appello al presidente della Repubblica e a quello del consiglio dei ministri a non rinnovare l'incarico di Governatore di Banca d'Italia a Ignazio Visco, protagonista in negativo delle vicende bancarie, tra cui i crolli di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che hanno colpito e stanno per colpire centinaia di migliaia di risparmiatori, che avevano riposto fiducia nell'organo supremo di controllo bancario in Italia. La firma dell'appello è stata apposta intanto da molti esponenti della società vicentina con numerosi nomi di spicco, del passato, del presente e, per quanto si propongono di fare, del futuro di Vicenza e del suo territorio ma anche attenti al Paese intero.
Continua a leggereLe tredici banche in crisi del Veneto. Gianfranco Rigon, ex vicepresidente di BPVi: si è sviluppato un sistema di corruzione
Lunedi 23 Maggio 2016 alle 08:10
I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela», era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna di una perfezione disumana. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo
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