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Categorie: Politica, Informazione

Solidarietà ai lavoratori del Gazzettino

Lunedi 18 Gennaio 2010 alle 14:52

Federazione della Sinistra


Oggi e nei prossimi due giorni alcuni lavoratori del Gazzettino di Vicenza scioperano per avere il diritto di vedere il proprio lavoro riconosciuto con la dovuta giustizia. Chiedono di poter incontrare l'editore per discutere del proprio futuro e delle condizioni nella quale versa la libertà di informazione nel nostro paese e nella nostra provincia.

A loro va la nostra massima solidarietà senza distinguo, senza ambiguità, senza se e senza ma.
Vorremmo che si facesse la dovuta attenzione a ciò che questa protesta evidenzia. Vorremmo che si discutesse di quelle forme di censura indotte dalla precarietà del lavoro nella quale vivono quei giornalisti che non godono di emolumenti milionari, che non compaiono in televisione a
pontificare su tutto.

Quale libertà di informazione può esistere quando vengono imposte condizioni di lavoro e retribuzioni insufficienti? Quale libertà di espressione può esserci se chi scrive può essere ricattato in ogni momento e non può avere un futuro sicuro?

Un sistema che non tutela il lavoro di chi scrive e, magari, vuole fare inchieste anche scomode è un sistema poco libero, asservito al potere. Pensiamo che la situazione evidenziata dai lavoratori de "Il Gazzettino spa" in sciopero sia comune a tanti, troppi, collaboratori di organi di
informazione provinciali e nazionali.

Mantenere l'instabilità economica e la precarietà di lavoro del lavoratore-giornalista è una scelta ben precisa di chi vuole mantenere il controllo su ciò che viene scritto. Di fatto si impongono forme subdole di autocensura che concorrono a fare in modo che l'informazione italiana sia poco libera, imbavagliata, incerta, timida.

Una situazione intollerabile che ci vede tutti coinvolti anche se non ce ne rendiamo conto. Dobbiamo cercare, ognuno coi propri mezzi, di cambiare questo stato di cose e denunciare con chiarezza questa maniera, poco trasparente e affatto democratica, di "fare informazione".
Vorremmo che fosse chiaro che i lavoratori del Gazzettino scesi in sciopero stanno rischiando quello che hanno di più caro: il loro lavoro e la loro passione di fare giornalismo. Stanno rischiando perché sono ricattabili e, con tutta probabilità, ricattati. E rischiano ancora di
più perché i rapporti di forza non sono certo dalla loro parte.

Per questo è necessario che tutti diano loro perlomeno solidarietà.

Ne va della libertà di ognuno di noi di essere informato da chi lo fa con passione e professionalità.

Giorgio Langella
Ezio Lovato
Federazione della Sinistra - coordinamento PdCI-PRC Vicenza

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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