Archivio per tag: Emergency

Categorie: Politica, Diritti umani

Emergency, 50 mila in piazza S. Giovanni a Roma

Sabato 17 Aprile 2010 alle 23:26
ArticleImage Ansa.it - "Siamo più di 50 mila, la piazza è piena": ci hanno messo un po', i volontari di Emergency, a calcolare il numero delle persone accorse a piazza San Giovanni a Roma per sostenere i tre operatori della ong arrestati in Afghanistan. E probabilmente non si aspettavano neanche loro di vedere così tanta gente a una manifestazione, organizzata in soli tre giorni, e da soli, senza l'apporto di partiti politici o sindacati. Emergency è riuscita dunque a rendere tangibile quello che in questi giorni, dopo l'arresto di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, i suoi responsabili vanno ripetendo come un mantra: e cioé che il loro lavoro viene apprezzato, in barba ai tentativi di screditare l'organizzazione e i suoi operatori. Leggi tutto e vedi le foto cliccando QUI

Continua a leggere
Categorie: Famiglia

Piccoli imbecilli crescono

Martedi 13 Aprile 2010 alle 20:04

Giuliano Corà            

Bambino con fucile (vero)Scena: sala d'aspetto del pronto Soccorso dell'Ospedale di Noventa Vicentina, martedì 13 aprile, ore 11.00. Mia moglie si trova lì con mia madre, ottantanovenne, gravemente malata di Alzheimer, per una sua urgenza. Entra una famiglia: madre, nonna e (presumibilmente) nipote undicenne (a proposito: perché non era a scuola a quell'ora?). Il ragazzino porta fieramente infilata nella cintura la fondina di un fucile giocattolo e, appena la madre e la nonna entrano in ambulatorio, lo estrae, mirando ai presenti uno per uno e facendo ‘bang' con la bocca. Alle dure rimostranze di mia moglie - non si porta un fucile, nemmeno se giocattolo, in un luogo di sofferenza come quello, e tanto meno in un tal luogo si può ‘giocare' ad uccidere - il piccolo imbecille risponde, o meglio non risponde, con atteggiamento di arroganza e strafottenza, continuando nel suo stolido gioco. Alcune considerazioni. Forse bisognerebbe correggere il titolo. Non piccoli imbecilli ‘crescono', ma ‘vengono cresciuti': da chi compra loro delle armi come giocattoli e da chi permette loro di portarle in un ospedale. Secondo. Suggerirei agli ‘educatori' del piccolo imbecille di mandarlo in vacanza, quest'estate, a Kabul, all'ospedale di Emergency: così può divertirsi a vedere l'effetto dei ‘bang' quando sono veri.

 

Continua a leggere
Categorie: Politica

Emergency, italiani arrestati: quanti dubbi!

Domenica 11 Aprile 2010 alle 23:31

Redazione di VicenzaPiù                            

 

Sono varie le versioni sull'evoluzione dell'arresto in Afghanistan di 9 operatori di Emergency, di cui 3 italiani, il trevigiano Matteo Dell'Aira, infermiere capo dell'ospedale di Lashkargah, Marco Garatti, coordinatore medico del progetto di Emergency in Afghanistan, e Matteo Pagani, logista dello stesso ospedale.
Sono tutti accusati di un progettato attentato al governatore della provincia afghana di Helmand, Gulab Mangal, e avrebbero confessato secondo l'Ansa che riferisce di fonti afgane che fanno capo all'accusatore.
Secondo la Cnn i 3 italiani sarebbero anche accusati di aver assassinato, Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Daniele Mastrogiacomo, giornalista de La Repubblica.


Come ieri abbiamo riportato direttamente o con rinviia l web le varie versioni di una situazione a dir poco confusa, potete cliccare su Ansa e su Repubblica.it per leggere i dettagli (a dir poco contrastanti) di quanto sopra sintetizzato.

Sono tanti, troppi i dubbi su tutto, certo alimentati anche dall'iniziale negazione da parte dell'Isaf (Nato) della partecipazione all'operazione, poi inconfutabilmente dimostrata da un video anche da noi pubblicato e ripreso da RaiNews 24.

 

Visto, quindi, che le fonti dell'Ansa sono ‘interessate', considerato che Repubblica, il giornale di Daniele Mastrogiacomo, di fatto smonta le relative accuse grazie anche ad inoppugnabili dichiarazioni dello stesso Mastrogiacomo, ma, soprattutto, avendo sempre apprezzato quanto fa contro ogni guerra Emergency, di cui ci onoriamo di ospitare mensilmente su VicenzaPiù una rubrica, all'organizzazione di Gino Strada, che da sempre si batte contro la guerra, e ai suoi operatori continua ad andare la nostra solidarietà fino a che non verrà dimostrato senza gli attuali 'equivoci' il contrario.

Continua a leggere
Categorie: Politica

Afghanistan,arrestati 3 italiani di Emergency

Domenica 11 Aprile 2010 alle 00:59
PeaceReporter       

 

Tre operatori italiani di Emergency, come racconta l'articolo di PeaceReporter che pubblichiamo di seguito, sono stati arrestati in Afganistan dalle truppe afgane  e della Nato (dal comando Isaf Nato è arrivata una smentita ufficiale di partecipazione all'arresto, n.d.r.).

In attesa di maggiori informazioni, Gino Strada ha espresso il timore che Emergency paghi per le denunce di 2 mesi fa quando rivelò i crimini quotidiani nei territori afgani dove addirittura vengono chiusi i corridoi umanitari impedendo così di soccorrere i feriti civili.

All'organizzazione di Gino Strada, che da sempre si batte contro la guerra, va, intanto, la nostra solidarietà.

Per le immagini di RaiNews 24 sull'arresto dei medici italiani: clicca qui

Altre fonti: Ansa , Adnkronos

 

Articolo di PeaceReporter
Tre operatori italiani dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, nella provincia meridionale di Helmand, sono stati fermati dalle forze di sicurezza afgane e dalle truppe britanniche Isaf (entrate armate nell'ospedale: VIDEO) con l'accusa di coinvolgimento in un complotto per organizzare attentati suicidi e per assassinare il governatore locale, Gulab Mangal.
I tre italiani sono Marco Garatti, coordinatore medico del progetto di Emergency in Afghanistan, Matteo Dell'Aira, infermiere capo dell'ospedale di Lashkargah, e Matteo Pagani, logista dello stesso ospedale. Assieme a loro sono stati fermati altri sei dipendenti afgani dell'ospedale.Secondo Daud Ahmadi, portavoce del governatore di Helmand, le forze di sicurezza che hanno fatto irruzione nell'ospedale di Emergency hanno trovato nel magazzino dell'ospedale giubbotti esplosivi, granate e armi da fuoco.Non si sa dove i nove fermati siano detenuti. La sede milanese dell'ong non e' ancora riuscita a parlare con loro. La reazione di Emergency.
"Quando abbiamo provato a chiamare il telefono di uno dei nostri operatori - ha dichiarato Maso Notarianni, responsabile comunicazione di Emergency - ha risposto un uomo che si e' qualificato come appartenente alle 'forze britanniche Isaf', ci ha assicurato che gli italiani erano con lui e stavano bene, ma non ce li ha passati"."L'accusa di un qualsiasi complotto o del favoreggiamento di qualsiasi azione violenta è assolutamente ridicola", ha detto Notarianni.
"Chiunque, qualsiasi afghano medio, ridirebbe del fatto che qualunque membro dello staff di Emergency possa complottare alcunché. Dal ministro Frattini ci aspettiamo che faccia immediatamente rilasciare i nostri medici e che esiga che la situazione torni alla normalità. L'ospedale di Lashkargah opera in una situazione difficile nella provincia di Helmand è in corso da settimane un'operazione militare che ha colpito molti civili, che spesso non potevano ricevere alcun soccorso".
La Farnesina, dal canto suo, "ribadisce la linea di assoluto rigore del governo italiano contro qualsiasi attività di sostegno diretto o indiretto al terrorismo in Afghanistan, così come altrove" e che "i medici italiani in stato di fermo lavoravano in una struttura umanitaria non riconducibile ne' direttamente ne' indirettamente alle attività finanziate dalla cooperazione italiana".
La parole di Gino Strada. Per Gino Strada, fondatore di Emergency, "Le accuse mi sembrano delle assurdità talmente grosse da non prenderle in considerazione. Mi auguro che nessuna anima bella le prenda in considerazione: e' come se in Italia si facesse circolare la voce che Don Ciotti sta complottando per uccidere il papa, e mi scuso con il mio amico per questo esempio. È vero - continua Strada - che il progetto che Emergency sta portando avanti in Afghanistan non è finanziato dalla cooperazione, ma ha ricevuto la 'conformità' del ministero degli Esteri, termine tecnico per dire che la Farnesina riconosce quel progetto e lo avalla, quindi non è vero che si possono tirare fuori". Sulle armi rinvenute nell'ospedale, Strada ha detto: "Non posso escluderlo, come non posso escludere che qualcuno possa entrare con una pistola in qualunque ospedale italiano".
"Emergency in Afghanistan, e soprattutto in quella regione, è un testimone scomodo di quanto fanno le forze di occupazione e una specie di governo ai danni della popolazione", continua Strada. "Siamo scomodi perché' abbiamo denunciato che veniva addirittura impedito di assistere i civili feriti nella recente campagna di attacchi dove bambini e donne sono stati colpiti duramente. Sono in molti in questa zona a partecipare all'occupazione militare, fra cui gli italiani".
Fonte PeaceReporter

Continua a leggere
<| |>





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network