Archivio per tag: Carlo Tecce
Categorie: Banche, Economia&Aziende
Il massone Luzzatti fece nascere la Popolare Vicentina, con Gianni Zonin è morta la BPVi. I pm Salvadori e Pipeschi gli avranno chiesto dei dubbi massonici di De Bortoli e delle ciacole vicentine sulla sicula Banca Nuova?
Venerdi 24 Marzo 2017 alle 23:25
«Nata nel 1866 dall'alveo del mutualismo borghese per l'iniziativa di Luigi Luzzatti e Fedele Lampertico, già alla metà degli anni Settanta dell'Ottocento la Banca Popolare Vicentina raggiunse una posizione di spicco fra le istituzioni creditizie nazionali mantenendosi fino all'età giolittiana ai vertici della graduatoria delle banche popolari italiane». Così si legge in "Storia della Banca Popolare Vicentina", un'edizione speciale di Laterza riservata alla poi Banca Popolare di Vicenza, curata da Gabriele de Rosa nel 1996 e "firmata" nella prefazione da Gianni Zonin che proprio in quell'anno, dopo 16 anni in cda, prendeva le redini della ormai fu BPVi, sulle cui "cause di morte" oggi ha sostenuto il secondo interrogatorio presso la Guardia di Finanza di Vicenza per oltre 5 ore dopo il primo, altrettanto lungo, del 22 marzo.
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Categorie: Economia&Aziende
Tangenti Eni, Il Fatto: l'attuale ad Claudio Descalzi compiaceva Bisignani "perché era uomo di Scaroni". Il manager vicentino ora presiede l'Istituto di Storia che cerca fondi
Domenica 22 Gennaio 2017 alle 12:02
"Eni, compiacevo Bisignani perché era uomo di Scaroni". Il verbale - ecco la versione che l'ad Claudio Descalzi a giugno ha dato ai pm di Milano che indagano sulla presunta maxi-corruzione
di Stefano Feltri e Carlo Tecce, da Il Fatto Quotidiano
Claudio Descalzi aveva capito che dietro il giro di intermediari intorno al grande affare del giacimento nigeriano Opl 245 acquistato nel 2011 per 1,3 miliardi c'era odore di tangenti, ma non sapeva come arginare il suo capo di allora, Paolo Scaroni (notissimo manager vicentino già coinvolto in altre vicende e dal 10 ottobre nominato presidente dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza soprattutto, come scriveva la nota ufficiale, per "la necessità di ricercare un'adeguata continuità di sovvenzioni economiche"..., ndr), e il mediatore Luigi Bisignani.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Ferruccio de Bortoli: su vicende bancarie si sente odore di massoneria. "Anche sulla BPVi di Gianni Zonin?". Novità su Marino Breganze in Banca Nuova a Palermo? "Lasciate perdere"
Lunedi 19 Settembre 2016 alle 22:35
«Con la sintesi che impone lo strumento di Twitter» , l'ex presidente del Consiglio e allievo di Andreatta, Enrico Letta, scrive oggi Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano, «ha condensato in poche battute l'acuminato pensiero di Ferruccio de Bortoli: "Su vicende bancarie, Etruria, Siena, si sente odore di massoneria"». L'affermazione del giornalista che per dodici anni ha diretto il Corriere della Sera, fissata, «non è un dettaglio» sottolinea Tecce, «in cima al suo (di Letta, ndr) profilo ufficiale di Twitter... per salvare la denuncia dal vortice dei cinguettii domenicali...», ci porta a riferirvi una domanda, che in silenzio e da tempo molti, non inesperti di cose bancarie locali, si fanno e per la quale si legge la risposta nelle loro espressioni e in qualche allusione che, girandoci la domanda retorica, ci indirizzano: «Ma un qualche odore di massoneria non si sente anche sulla Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin?».
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