Il giudice Nordio a Vicenza per un incontro
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 19:03CNA Vicenza
IL GIUDICE NORDIO A CNA VICENZA DISCUTE DI "DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE GIURIDICHE"
Domani 3 Febbraio alle 18,00, CNA VICENZA ospita nella sede provinciale di Palazzo Specchi (Vicenza, Via Zampieri, 19) un importante incontro sulla responsabilità civile delle persone giuridiche. Prestigiosi ed autorevoli gli ospiti che interverranno al convegno, organizzato da CNA VICENZA in collaborazione con CDQ ITALIA, ad iniziare dal procuratore aggiunto del Tribunale di Venezia, cons. Carlo Nordio, e dallo stesso primo Presidente del Tribunale, cons. Arturo Toppan.
Con loro, relatori dell'incontro saranno anche l'avv. Giorgio Calesella e l'avv. Manuel Sarno, nonché il G.I.P. di Venezia, cons. Luca Marini.
Il tema della serata: un approfondimento circa gli effetti e soprattutto le sanzioni previste dal decreto legislativo 231/2001, che ha introdotto la responsabilità civile e amministrativa per i Soci, i Consiglieri e gli Amministratori delle "persone giuridiche". La normativa verrà affrontata dal punto di vista del giudice, dell'avvocato e dell'ente di vigilanza stesso, con importanti approfondimenti in merito alle fasi applicative del Decreto, soprattutto in relazione alle pene previste per i trasgressori.
Il Direttore di CNA VICENZA, Paolo Monaco, nel presentare l'iniziativa afferma "per le nostre imprese è fondamentale conoscere nel dettaglio le conseguenze previste per amministratori, dipendenti ed amministratori che commettano reati nell'interesse o a vantaggio delle loro Società ".
"La disciplina legislativa" prosegue Monaco "arriva addirittura a prevedere l'interdizione dall'attività o il commissariamento della Società per i reati più gravi, fermo restando che anche il rischio di sanzioni pecuniarie è molto concreto".
"Il convegno odierno", conclude il direttore di CNA, "gratuito ed aperto a tutti, vuole offrire un occasione di riflessione ai nostri imprenditori, ma anche ad amministratori e dipendenti, presentando le opportune modalità con cui le aziende (o i soggetti giuridici in generale) possono prevenire tali reati, adottando uno specifico modello organizzativo ed istituendo un organo di controllo interno, in accordo con gli obblighi della norma".
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