Donazzan: Arzignano modello da imitare
Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 13:25Giunta regionale del Veneto
DONAZZAN: ORDINANZA ANTIBULLI DEL COMUNE DI ARZIGNANO E' MODELLO DA IMITARE
(AVN) - Arzignano (Vi), 29 gennaio 2010
L'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan esprime plauso per l'ordinanza "anti-bulli" del Comune di Arzignano, in provincia di Vicenza. "Approvo - ha spiegato l'assessore Donazzan nel corso di una conferenza stampa presso il municipio di Arzignano - l'idea di un'amministrazione che si fa carico dell'educazione dei propri cittadini. Suggerirò a tutti gli assessori all'Istruzione dei Comuni del Veneto di farsi promotori nelle varie Giunte di provvedimenti di questo tipo".
L'ordinanza di Arzignano, che ha ricevuto oggi l'approvazione anche del Prefetto di Vicenza, consente alla polizia locale di recapitare multe da 25 a 500 euro alle famiglie dei minorenni che procurino fastidio, disturbo, o arrechino danni all'arredo urbano, con particolare riferimento alla zona della biblioteca del paese dove da tempo c'era una situazione di disagio a cui non si riusciva a porre rimedio.
"Di fronti a certi comportamenti - ha spiegato l'assessore all'Istruzione - sarebbero opportuni due ceffoni. Molte volte le famiglie demandano alla scuola la soluzione al problema della mancanza di modelli educativi. Ad Arzignano il Comune ha dato un segnale forte, la sanzione va vista come un richiamo al ruolo delle famiglie e come un provvedimento di prevenzione di cui è stata già dimostrata l'efficacia. Il sindaco Giorgio Gentilin ha infatti notato che la sola minaccia della multa ha avuto un effetto di dissuasione nei confronti di alcuni dei ragazzi che erano soliti disturbare intorno alla biblioteca".
"Il sindaco di Arzignano - prosegue Elena Donazzan - ha interpretato a mio avviso correttamente il suo ruolo di amministratore che deve anche avere l'atteggiamento del buon padre di famiglia, richiamando l'importanza di considerare il bene pubblico come se fosse un bene di casa propria. E' importante che le città si facciano carico dell'educazione dei propri cittadini, attraverso gli strumenti di cui dispongono. In questo caso la fantasia degli amministratori ha prodotto un provvedimento di indubbio buonsenso e praticità ".
Nel corso della conferenza stampa l'assessore Samuele Negro del Comune di Chiampo ha annunciato che proporrà al proprio sindaco l'adozione di un provvedimento analogo.
A Valdagno il "laboratorio della manualità"
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 20:02Comune di Valdagno        Â
Un luogo e un impegno per aiutare i ragazzi a rischio
Nel fenomeno che comunemente viene definito «bullismo» viene fatta rientrare tutta una serie di comportamenti devianti o aggressivi sempre più diffusi nelle fasce di giovani in età adolescenziale. Si tratta a volte di una vera emergenza sotto il profilo della pericolosità sociale, della sicurezza e del rischio di danni per la salute, quasi sempre associata a stili di vita disordinati e «disorientati» a causa di contesti familiari, etici e sociali disgregati o degradati.
Di fronte a queste preoccupanti manifestazioni la Scuola Media "Garbin" - con l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Valdagno e l'Ulss n. 5 "Ovest Vicentino" - ha attivato da circa un anno un'iniziativa mirata a coinvolgere gli alunni «difficili» che male reagiscono alle regole della convivenza civile. Da soli o in piccoli gruppi, essi vengono guidati in percorsi di "responsabilità attiva" attraverso la valorizzazione di competenze e abilità di varia natura.
Il progetto denominato Laboratorio della Manualità , dopo il primo anno di positiva esperienza, riparte anche per il nuovo anno scolastico. Si tratta di un progetto in sinergia e collaborazione fra enti e istituzioni locali, in cui emerge con grande evidenza l'importanza concreta sempre più attuale del concetto di "rete", tanto più in campi così complessi come quelli delle politiche scolastiche e sociali.
Presso l'ex Ospedale Civile sono stati messi a disposizione da Ulss 5 e Comune, dei locali adeguati e dotati di attrezzature per realizzare semplici lavorazioni di materiali quali il legno, elementi meccanici e altro. Sotto la guida di un'insegnante di materie tecnologiche, prof. Carmela Caruso, supportata da un collaboratore volontario qualificato, il laboratorio è stato utilizzato al mattino nel corso del II° quadrimestre scorso da sette ragazzi, che hanno concluso la loro positiva esperienza, al termine dell'anno scolastico, esibendo i manufatti prodotti in una mostra allestita nell'atrio della scuola.
In particolare, si è osservato che l'attività del laboratorio tecnico e manuale è riuscita a rendere partecipi e protagonisti i ragazzi nella progettazione e realizzazione di semplici manufatti - in legno o altro materiale - per lo più collegati al programma seguito dalla classe, consentendo così di non disgiungere tali attività manuali e pratiche dal contesto di apprendimento generale, da una parte, e di creare, dall'altra, momenti e occasioni di gratificazione sociale a vantaggio dell'autostima personale di questi ragazzi, ad esempio quando i lavori realizzati vengono presentati e illustrati dai ragazzi stessi alla classe di appartenenza.
In considerazione degli ottimi risultati raggiunti, il laboratorio è già stato avviato anche nell'anno in corso, frequentato in parte dagli stessi alunni e in parte da altri nuovi, con l'obiettivo di consolidare un'attività che ha mostrato di rispondere bene ai bisogni di prevenzione e di corretta gestione del disagio giovanile.
Prof. Giorgio Trivelli (Dirigente Scolastico)
Dr. Giancarlo Acerbi (Assessore Politiche Sociali Valdagno)
Dr.ssa Antonella Pinzauti (Direttore servizi sociali Ulss5)
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