Archivio per tag: Bcc Euganea 
	
	
			
							
					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese  codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale  negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di  Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa  lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è  apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela»,  era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui  capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è  più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed  elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo  numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di  cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di  famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli  incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna  di una perfezione disumana.			
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			I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese  codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale  negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di  Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa  lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è  apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela»,  era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui  capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è  più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed  elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo  numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di  cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di  famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli  incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna  di una perfezione disumana.			
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Le tredici banche in crisi del Veneto. Gianfranco Rigon, ex vicepresidente di BPVi: si è sviluppato un sistema di corruzione
Lunedi 23 Maggio 2016 alle 08:03 I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese  codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale  negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di  Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa  lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è  apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela»,  era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui  capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è  più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed  elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo  numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di  cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di  famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli  incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna  di una perfezione disumana.			
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			I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese  codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale  negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di  Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa  lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è  apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela»,  era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui  capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è  più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed  elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo  numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di  cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di  famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli  incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna  di una perfezione disumana.			
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