Mancata svalutazione tempestiva delle azioni BPVi: prima tranquillizza, poi anestetizza i soci che scoprono tardi che azione = rischio
Sabato 18 Febbraio 2017 alle 20:06Abbiamo già sottolineato che l'offerta transattiva di 9 euro per azione, proposta dalla BPVi in cambio dell'impegno a non adire per vie legali nei confronti della Banca Popolare di Vicenza, equivale ad un ristoro del 14,4% rispetto alla valutazione ormai "storica" di 62,5 euro (o del 15% per chi ha "comprato" titoli a 60 euro). La perdita quindi, per un azionista tipo, si aggirerebbe intorno all'85%. Ovviamente non vogliamo sminuire un dato così drammatico, ma è doveroso, da parte di chi fa informazione corretta (questo aggettivo in un mondo mediatico "normale" non dovrebbe servire, ndr), ricordare che dallo scoppio della crisi finanziaria l'intero settore bancario, mediamente, in Borsa ha subìto un tracollo di questa entità . Si potrebbe quindi dire che l'offerta dei 9 euro "equipara" la perdita subita dagli azionisti della BPVi a quella avuta dagli azionisti delle altre "Popolari"? Assolutamente no!
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