Uno dei presenti all'incontro in Assindustria Vicenza tra la delegazione aziendale della Askoll e i sindacati Fim Cisl, Uilm Uil e Fiom Cgil, che rappesentano i 223 licenziati del sito di Castell'Alfero del gruppo che fa capo al vicentino Elio Marioni, ci ha riferito, senza tema di smentite vista la quantità dei partecipanti e «per puro dovere di cronaca», che «ieri (17 marzo) il dott. Mastelli nel suo show personale ne ha avute per tutti, compreso lei, definendola "quel pirla di Vicenzapiù" mentre parlava della m****a che tiriamo addosso attraverso il blog Askollinlotta e il web a Marioni e ad Askoll».
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Nell'ennesimo incontro, quello di oggi 17 marzo in Assindustria Asti tra sindacati e Askoll di Castell'Alfero con la capogruppo vicentina a tirare le fila della sua sorte, per Silvano Uppo, segretario provinciale della Uilm di Asti, seduto al tavolo della trattativa, di cui ci ha inviato una foto che la ritrae significativamente vuota, c'è stato un «niente di fatto! Tre ore di forte contrasto tra la delegazione della Askoll con le Rsu e Fim, Fiom e Uilm di Asti. Unica novità è stata la presenza del dr. Mastelli consulente aziendale, che ha ribadito che "la chiusura, la chiusura, la chiusura" è l'unica soluzione possibile. Resta fissato l'incontro al MISE per venerdì 21»
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Oggi, lunedì 17 marzo, dalle 14.30 è in corso tra la Askoll e i sindacati locali un ulteriore incontro dopo quello del 12 ad Asti e l'altro del 10 a Roma al Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha aggiornato il tavolo a venerdì 21 invitando l'azienda vicentina a rivedere le sue posizioni per lo stabilimento di Castell'Alfero.
Mentre l'incontro di Roma al Ministero per lo Sviluppo Economico per la vertenza tra la Askoll e i 223 dipendenti licenziati a Castell'Alfero si risolve in un rinvio al 21 marzo pubblichiamo alcune immagini di una delle manifestazioni nell'astigiano e la lettera firmata di un dipendente della Askoll di Castell'Alfero per tener viva l'attenzione su una crisi che sta pervadendo anche alcuni stabilimenti del gruppo di Elio Marioni anche nel Vicentino in un silenzio di cui si meraviglia anche il cassintegrato astigiano ...
“Siamo come i cavalli da corsa, non serviamo più e veniamo abbattutiâ€. La metafora non viene fatta a caso dal lavoratore della Askoll che urla la propria rabbia ai microfoni de “La Gabbiaâ€, il talk show politico economico andato in onda su La7 questa sera.  Si parla infatti di lavoro nel programma a conduzione di Gianluigi Paragone ed oltre a mettere sotto la lente d’ingrandimento la proposta di Renzi di taglio del cuneo fiscale, si guarda al caso della provincia di Torino: “terra una volta di capannoni, ora di desertoâ€.
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"Alle 9.15 di oggi l'azienda Askoll P&C ha comunicato alle Rsu la decisione di procedere alla chiusura dello stabilimento, con conseguente collocazione in mobilità dei 223 dipendenti". Silvano Uppo, segretario provinciale della Uilm di Asti, dà così notizia di quanto finora era stato solo ventilato: la chiusura dello stabilimento di Castell'Alfero, centro di produzione di componenti per elettrodomestici della Holding con sede nella provincia di Vicenza e capitanata da Elio Marioni.
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