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Categorie: Eventi, Arte, Turismo

Variati e i commercianti del centro storico

Venerdi 19 Febbraio 2010 alle 18:11

Comune di Vicenza    

Variati ai commercianti del centro storico: "Insieme per realizzare Vicenza città d'arte e turistica"

Conferenza stampa su Centro StoricoCosa s'intende fare e cosa si è già fatto per il centro storico di Vicenza? Questi i temi sviscerati nell'incontro chiesto al sindaco Achille Variati e all'assessore Tommaso Ruggeri dal presidente della sezione centro storico di Confcommercio Matteo Trevisan, accompagnato dal direttore dell'associazione Andrea Gallo.
Al termine della riunione, questa mattina, volti soddisfatti e la convinzione che ci sia la volontà comune di rilanciare e riqualificare il cuore di Vicenza. Attraverso i grandi progetti, ma anche le piccole scelte, condivise nel segno del dialogo e della collaborazione.
"Non siamo venuti a chiedere la luna nel pozzo - ha detto il direttore dell'Ascom - perché sappiamo che anche l'amministrazione comunale attraversa la stessa crisi che riguarda tutti noi, ma avevamo la necessità di mettere dei punti fermi su tanti discorsi aperti. Oggi abbiamo avuto ampia rassicurazione che il Comune intende organizzare qualcosa di molto concreto per dare una mano al mondo del commercio".
"In particolare - gli ha fatto eco il presidente Trevisan - abbiamo fatto il punto sulla necessità di realizzare un cartellone delle manifestazioni da distribuire a tutti i negozi, sullo stato di avanzamento dei progetti di arredo urbano, sulla richiesta di nuovi parcheggi e sui problemi della mobilità urbana. Sappiamo che per certe soluzioni ci vorrà del tempo, ma il fatto che siamo qui oggi insieme è un'ottima partenza".
"La mia amministrazione - ha ricordato il sindaco, riferendosi alle iniziative strutturali di rilancio - vuole far leva su un patrimonio irripetibile, su una mostra permanente che nel francobollo di città rinchiuso dalla ZTL concentra i monumenti Unesco che tutto il mondo ci invidia. Abbiamo scelto di valorizzare realtà come la Basilica, Palazzo Chiericati e il sistema dei musei, Santa Corona, dirottando in quella direzione investimenti per 40 milioni di euro per trasformare davvero il centro storico di Vicenza in una città d'arte e turistica".
Accanto alla valorizzazione del patrimonio artistico, da cui passa il rilancio della città, l'amministrazione ha rassicurato i commercianti anche sulle scelte già in itinere in tema di parcheggi: "Nel bilancio 2010 - ha detto Variati - attraverso la via del project financing prevediamo un nuovo parcheggio all'ex Gil che ci consentirà di recuperare 400 posti auto a due passi dal centro prima di liberare dai veicoli piazza Matteotti".
"La ZTL in ogni caso non si tocca. - ha ribadito ancora una volta il sindaco - L'abbiamo ereditata e intendiamo lasciarla così come è. Quello che cambieremo, spero fin dall'estate di quest'anno, sarà la mobilità pubblica, migliorando e modificando il servizio di Centrobus. Anche i nuovi parcheggi ipotizzati a Ponte Alto e a Vicenza est funzioneranno se collegati al centro dal filobus elettrico veloce per il quale abbiamo chiesto un finanziamento allo Stato".
"Quanto alle manifestazioni - ha concluso Variati - ci siamo impegnati a fornire a tutti i commercianti un calendario completo degli eventi, in modo che ognuno sappia cosa offre la città durante tutto l'anno".
Fin qui le novità, ma l'incontro di questa mattina è stata anche l'occasione per fare un bilancio delle cose già fatte: "La crisi del commercio esiste - ha ricordato l'assessore Ruggeri - e l'amministrazione ne è ben cosciente e si è attivata per fare la sua parte. Per rivitalizzare il centro storico nel corso del 2009 abbiamo organizzato ben 91 iniziative all'aperto, di cui 33 sono state proposte per la prima volta, come gli eventi a Campo Marzo, Vie d'acqua, il festival delle Libertà digitali, per un totale di oltre 120 giornate di manifestazioni".
"Sul fronte dell'arredo urbano - ha proseguito Ruggeri - accanto ai numerosi interventi di ripavimentazione e riqualificazione di strade e piazze, abbiamo sostenuto la collocazione di 540 nuovi vasi, 14 nuove rastrelliere per le biciclette, 70 panchine, 45 pannelli segnaletici per i parchi, l'installazione di fioriere a San Paolo e a Ponte degli Angeli".
Interessanti anche i dati sull'attuale offerta di parcheggi: "Il centro già oggi offre 7171 posti auto - ha enumerato Ruggeri - di cui 5404 spazi blu, 1148 stalli nei parcheggi Verdi, Canove, Matteotti, Carmini, Bologna e Cattaneo e 619 posti gialli per i residenti, con la prospettiva molto prossima di raddoppiare i 130 posti dei Carmini grazie all'area che si libererà a San Biagio con il trasferimento di Acque Vicentine in zona industriale".

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Coni e Ascom: Fisco e Associazioni sportive

Martedi 8 Dicembre 2009 alle 16:09

Coni Vicenza   

 

Adempimenti amministrativi ed obblighi fiscali per le Associazioni Sportive
La società di calcio giovanile Orsiana di Santorso è stata sanzionata con una multa di 200 mila euro

 

Il prof. Nicolai e i relatori del convegnoSaletta stipata all'inverosimile la scorsa settimana nella sede del CONI provinciale di viale Trento a Vicenza. Presidenti, segretari, amministratori, referenti e persino assessori allo sport (Romano Mendo di Piovene Rocchette) tutti ansiosi di conoscere quali nuove diavolerie abbia messo in atto l'amministrazione finanziaria dello stato per rendere la vita impossibile alle società sportive no-profit. Subito accontentati i quasi 300 convenuti per capire cosa significhi modello EAS tassativamente da compilare e trasmettere al CONI entro il 15 dicembre. Fatti gli onori di casa, il presidente del CONI Umberto Nicolai ha ammonito le società sportive le quali debbono comportarsi come gli enti con fine di lucro ossia con tanto di statuto, libri contabili, riunioni e via dicendo. Il fatto di essere dei volontari non è un pass-partout.
Al tavolo dei relatori con il dott. Andrea Menato, consulente fiscale del CONI, il dott. Paolo Maran ed il rag. Davide Ferrarin, referenti dell'Ufficio Fiscale dell'Ascom di Vicenza nel ruolo di paladini delle società sportive vicentine quindi il personaggio, fulcro della serata, il dott. Francesco Lanzafame, dirigente dell'Ufficio Accertamento della DR dell'Ufficio Imposte del Veneto che dal ruolo di "nemico" a fine serata è passato nell'altra fazione, quello di difensore delle società ASD (acronimo di Associazioni Sportive Dilettantistiche) vicentine ed il capitano Tommaso Commissione della GDF di Vicenza.
Il presidente dell'Orsiana sanzionata con 200.000 euroOggetto del contendere il modello EAS, un prospetto di facile compilazione per il censimento delle società sportive e non comunque non commerciali e la ragione, come ha spiegato il dr. Lanzafame, è ovvia: "In regione abbiamo armadi pieni di documentazione relativa a società no-profit che dietro questo paravento svolgono attività lucrative aggirando gli obblighi fiscali - spiega chiaramente il dirigente dell'Ufficio Entrate - e mi viene da ridere ogni qualvolta ci passo davanti perché sono quasi tutti dei falsi. Ora con questo censimento dette società o si mettono in regola oppure vengono smascherate ed il censimento con il mod. EAS è la strada obbligata".
Qui nascono i problemi perché il modello è soltanto l'atto finale di una serie di incombenze obbligatorie per le società quali l'iscrizione al CONI, la redazione di uno statuto da depositare presso l'ufficio del registro, l'assemblea societaria ed il rendiconto finanziario a cadenza annuale.
Alcune società, poche stando a quanto emerso nella serata, e quelle come le società satelliti del Centro Sportive Italiano che si è mosso per tempo, possono dormire sonni tranquilli ma per le altre c'è veramente di che essere preoccupati. Ed a riprova che l'Amministrazione dello Stato non fa distinzioni, la testimonianza del presidente Pierluigi Faccin della società di calcio giovanile Orsiana di Santorso. La Guardia di Finanza di Schio dalla verifica dell'attività svolta ha comminato una sanzione pecuniaria di 200 mila euro, un mezzo infarto per il povero presidente: "Noi sul piano sostanziale ci siamo sempre comportati correttamente - ha spiegato Faccin - ma non c'è stato verso di far valere le nostre ragioni ed oltretutto abbiamo bussato alla nostra federazione trovandoci di fronte ad un muro. Ci sono stati vicini solo il sindaco di Santorso ed il CONI. Abbiamo preparato una memoria difensiva ed attendiamo con non poca apprensione il verdetto finale dell'Ufficio delle Entrate".
Gli oltre 300 partecipanti al convegnoColpo di scena. Il "nemico" dr. Lanzafame esce allo scoperto assicurando in prima personale di volersi interessare della delicata questione per trovare una soluzione tra gli applausi dell'assemblea.
Dai relatori l'invito di regolarizzare le rispettive posizioni che non comportano assolutamente alcuna nuova gabella ma è l'unica via percorribile per ripulire un settore, quello delle società non commerciali, dietro la cui facciata si cela una giungla di false attività di volontariato. "Andiamo a colpo sicuro - ha detto il capitano Tommaso Commissione della GDF di Vicenza - basta seguire la pubblicità su internet e sui giornali per scoprire che società no-profit gestiscono piscine, ristoranti o addirittura corsi di lingue come è emerso in una falsa società non commerciale di Cornedo".
Altro motivo di forte preoccupazione nelle società sportive dilettantistiche della provincia è il fatto che il termine ultimo di presentazione del modello, semplificato per quelle sportive, è irrevocabilmente stabilita per il 15 dicembre e che a tutt'oggi meno del 10% è in regola con la presentazione del modello EAS.
"Auspichiamo una deroga - ha detto il dr. Maran dell'Ascom che si è detta disponibile ad assistere le società che ne fanno richiesta". "Lo sapremo alle 23,45 del 14 dicembre ha ironizzato il dr. Lanzafame".
Poi il fuoco di fila delle domande da parte dei responsabili delle società con una sola certezza: "le società che si auto sostengono esclusivamente con i soli soldi degli associati possono dormire sonni tranquilli".

 

 

 

 

 

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Vicenza si rifà il look con le nuove fioriere

Domenica 6 Dicembre 2009 alle 11:23

Comune di Vicenza   

Posato venerdì il primo vaso in contrà Frasche del Gambero alla presenza del sindaco Variati

 

Posa primo vaso in Contrà Frasche del GamberoE' tempo di nuovo look per le vie e le piazze del centro storico, grazie al programma di arredo urbano che vede coinvolti i commercianti e che è reso possibile dall'impegno del Comune di Vicenza e dell'Ascom - Confcommercio.
Le prime fioriere di terracotta sono state posate venerdì in contrà Frasche del Gambero alla presenza del sindaco di Vicenza, Achille Variati, del presidente della sezione 1 dell'Ascom, Matteo Trevisan, e del vicedirettore dell'associazione, Ernesto Boschiero.
A progetto ultimato, in centro storico, faranno la loro comparsa oltre 360 fioriere fatte a mano e in terracotta; si tratta di vasi di colore chiaro, di gradi dimensioni (64 cm in altezza e 37 cm di diametro, oppure 47x25 per gli spazi più ristretti), che hanno già ricevuto parere favorevole della Sovrintendenza ai beni architettonici di Verona.
L'iniziativa è appunto frutto di una convenzione siglata da palazzo Trissino e l'Ascom- Confcommercio Vicenza, che prevede la fornitura ai negozianti (che hanno fatto o ne faranno richiesta) delle fioriere in comodato d'uso da parte del Comune, mentre l'associazione mapperà le vie e i punti di posizionamento e - per mezzo di un incarico affidato ad un vivaista - si impegnerà ad organizzare l'allestimento dei vasi a fioriere, con almeno due cambi stagionali di piante e fiori. Il centro storico potrà così godere di un arredo urbano nuovo, uniforme e certamente più consono al "salotto buono" della città.
"L'iniziativa fa parte dell'operazione che va sotto il nome di ‘Vicenza in fiore' - ha ricordato il sindaco Variati -. Già ne abbiamo visto un'anticipazione quest'anno con i fiori sui ponti e in alcune altre aree del centro, ma è prevista un'estensione del progetto anche nei quartieri nel corso del 2010. Ringrazio la Confcommercio per aver messo a disposizione la sua organizzazione e le sue risorse - ha tenuto a sottolineare Variati - perché in questo modo riusciamo ad ottenere un risultato coordinato. Spero anzi che questa iniziativa possa fungere da volano per un aumento dei fiori nei nostri balconi e nelle case per una Vicenza più fiorita, più bella. Mi sento sponsor del grande centro commerciale del centro storico - ha aggiunto infine il sindaco - perché è quello che sta nella parte più significativa e identitaria di Vicenza. Per questo è fondamentale la collaborazione tra l'amministrazione e i commercianti".
L'iniziativa di posizionare l'esterno dei negozi le fioriere prende il via dalla decisione della giunta comunale di dotare la città di un nuovo arredo urbano, progetto che gode di uno stanziamento totale di 75 mila euro. Successivamente il Consiglio della sezione 1 dell'Ascom di Vicenza ha deliberato di dare pieno appoggio al Comune per concretizzare l'idea di procedere alla riqualificazione dell'arredo urbano del centro storico, in un'ottica di omogeneità.
I commercianti stanno, quindi, già collaborando in maniera diretta al progetto, sia indicando i luoghi più adatti alla collocazione dell'arredo urbano, sia assumendosi l'onere dell'allestimento, tramite una società specializzata, delle fioriere. Al momento hanno già dato la loro adesione circa 50 operatori del centro storico, che hanno "adottato" in tutto 130 vasi. La posa in opera di queste fioriere verrà fatta nei prossimi giorni e continuerà seguendo le altre richieste che giungeranno dai commercianti.
I vasi saranno così posizionati in tutto il centro storico, da viale Milano a fino a piazza Matteotti, da corso Fogazzaro a piazza delle Erbe. Si tratta di un modo per contribuire a rendere più accogliente la città, a vantaggio non solo delle attività commerciali della zona, ma anche degli stessi cittadini e turisti.

 

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Categorie: Politica

Dibattito su mercato e sviluppo

Lunedi 9 Novembre 2009 alle 18:30

Giunta Regionale del Veneto

MERCATO E SVILUPPO TEMA DI UN DIBATTITO ALL'ASCOM DI VICENZA. ASSESSORE SARTOR: SI' ALLA LIBERALIZZAZIONE MA GARANTIRE IL CONSUMATORE

(AVN) - Vicenza, 9 Novembre 2009

"Nel commercio la questione di un equilibrio, sia per quanto riguarda nuove aperture di attività, sia per quanto riguarda gli orari, è in discussione da tempo, con l'obbiettivo non tanto di liberalizzare il mercato, quanto di migliorarlo con la condivisione di tutti i soggetti in causa". Lo ha sottolineato l'Assessore alle Politiche economiche della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto oggi al Convegno "Mercato, Bolkestein e sviluppo" tenutosi oggi a Vicenza per iniziativa dell'Ascom locale. All'incontro vicentino sono anche intervenuti, tra gli altri, l'Assessore regionale all'Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon e il Segretario Generale alla Programmazione della Regione, Adriano Rasi Caldogno. Al centro del dibattito la direttiva comunitaria 2006/123 relativa ai servizi nel mercato interno, la cosiddetta Direttiva servizi o Direttiva Bolkenstein, che dovrà essere recepita dagli stati dell'Unione entro il 28 dicembre 2009. Se, infatti, - è stato sottolineato dagli organizzatori - i principi espressi dalla Direttiva sono noti e chiari, non altrettanto può dirsi degli scenari che attendono l'intero settore del terziario di mercato. Le discipline del commercio e del turismo, infatti, sembrano destinate ad una nuova valutazione, che, nell'ottica di una semplificazione delle procedure di accesso alle attività economiche, potrebbe comportare anche una ridotta incisività degli strumenti di programmazione ed uno svilimento del potere di governo del territorio. Nel suo intervento l'Assessore Sartor ha tranquillizzato la platea sottolineando, che se è lo stato centrale a dover recepire la Direttiva, saranno poi le Regioni ad applicarla, essendo questa materia di totale competenza regionale. E per quanto riguarda il Veneto - ha precisato - sono già in discussione alcuni strumenti previsti dalla Direttiva, nella realizzazione dei quali saranno ampiamente garantiti sia gli operatori, sia i consumatori. Mi riferisco - ha proseguito - sia agli orari e alle nuove aperture, sia allo Sportello Unico, già in fase avanzata e sul quale stiamo lavorando in collaborazione con le associazioni di categoria e con i Comuni, con l'obiettivo di semplificare al massimo le procedure burocratiche e i passaggi amministrativi". E riferendosi alla questione apertura nel suo complesso, Sartor ha ribadito che è limitativo pensare ad una secca contrapposizione tra piccoli e grandi, perché la questione esiste anche tra tipologie merceologiche. "Infatti - ha precisato - la saturazione di mercato in alcuni settori sconsiglia tutti, piccoli e grandi, a nuove aperture o a prolungamenti di orario. La questione non è quindi quella di liberalizzare, ma di migliorare l'offerta senza intaccare le singole attività, dando nel contempo al consumatore tutte le garanzie per quanto riguarda la qualità del servizio. E' necessaria - ha concluso Sartor - una scelta di programmazione che riguarderà anche la programmazione del territorio e che non può che essere una scelta politica e non tecnica, parte alla quale spetterà l'applicazione di quanto programmato". Da parte sua l'Assessore Marangon, nel riprendere il tema della semplificazione amministrativa e della sburocratizzazione, ha ricordato la recente legge regionale a sostegno del settore edilizio, più nota come "piano casa". "Approvando questa legge - ha ricordato - abbiamo fatto una rivoluzione copernicana, riducendo al massimo l'iter burocratico richiesto ai cittadini e alle imprese per applicare la norma. E' sufficiente, infatti, la sola Dichiarazione Inizio Attività - DIA - per poter iniziare i lavori sulla propria abitazione, avendo così tempi certi per la loro esecuzione. Vedete - ha concluso Marangon - non è detto che la semplificazione amministrativa o la riduzione dei vincoli porti, come qualcuno sostiene, all'anarchia o al caos, anzi è vero il contrario. Lungaggini e passaggi burocratici, i troppi vincoli di vario genere, molto spesso generano meccanismi che consentono con più facilità di aggirare le stesse norme".

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Categorie: Vacanze

Arrivi ma non presenze turistiche

Martedi 25 Agosto 2009 alle 13:40

Ascom. 25 agosto 2009   

 

Vicenza turistica non si smuove dal "mordi e fuggi"   

"Il grande Palladio da solo non basta - dice Patrizia Muroni, presidente provinciale delle guide turistiche autorizzate Confcommercio - C'è ancora molto da lavorare sul fronte dell'accoglienza e su quanto offrire ai visitatori in città".

L'effetto d'urto del cinquecentenario palladiano e, soprattutto, della Mostra dedicata al grande architetto allestita in città ed esportata all'estero, è tuttora presente e fa arrivare in città quei turisti che, altrimenti, non avrebbero inserito Vicenza tra le città d'arte da visitare. Spesso, infatti, a passeggiare per le vie del centro storico sono piccoli gruppi, visitatori che al massimo hanno al seguito la famiglia o gli amici e che negli ultimi tempi hanno sentito parlare del Palladio e delle sue mirabili creazioni. Fortunatamente l'eco mediatico produce il suo effetto benefico e attenua in parte quello negativo dovuto della crisi in atto. Fatto sta che si tratta sempre del solito turismo "mordi e fuggi" e che ancora sono troppo pochi i gruppi organizzati in comitiva che decidono di soggiornare in città almeno per qualche giorno. La conferma arriva da Patrizia Muroni, presidente dell'Associazione provinciale guide turistiche autorizzate della Confcommercio di Vicenza. "Il calo delle presenze turistiche è avvertito un po' ovunque come conseguenza delle difficoltà economiche provocate dalla crisi, crisi che tocca sia le famiglie italiane che quelle dei paesi esteri - spiega la presidente Muroni -. Ad agosto, in particolare, i visitatori possono essere diminuiti anche a causa del grande caldo, che a più di qualcuno ha fatto rinunciare al giro in città, suggerendo invece di rimanere a godersi l'aria di mare, montagna o lago delle nostre rinomate località venete".
Nonostante tutto però Vicenza pare non soffrire di più delle altre città d'arte, probabilmente per effetto dell'eco "palladiano" di cui si diceva. Stando infatti ai dati diffusi in questi giorni da Unioncamere del Veneto e riassunti nella "Relazione sulla situazione economica del Veneto nel 2008", Vicenza è risultata la provincia che più di tutte, nel 2008, ha goduto di un andamento turistico particolarmente vivace, scaturito essenzialmente da due grandi eventi proposti ovvero, oltre alla mostra sul Palladio, l'81 raduno degli alpini a Bassano. A conti fatti, l'avanzamento rispetto al 2007 è stato del 10% per gli arrivi e del 7,7% per le presenze. Bei numeri, non c'è che dire, ma difficilmente confermabili nel 2009.

"Il fatto è - continua la presidente delle guide turistiche - che comunque molti degli arrivi sono catalogabili nel solito "mordi e fuggi". Purtroppo per Vicenza si continua sempre parlare di "arrivi" non di presenze o affluenza turistica, e questo per l'incapacità di veicolare in città e in provincia i grandi flussi turistici, nonostante si abbia a disposizione un patrimonio architettonico unico e un insieme, fatto di ambiente collinare, tradizioni paesane, cultura enogastronomia, altrettanto invidiabile".
Palladio, quindi, da solo non basta per far rimanere i turisti in città e per entrare in un vero circuito che faccia di Vicenza una meta non più di passaggio, ma una città che fa richiamo da sé. "A mio avviso - dice Patrizia Muroni - manca totalmente quel "contorno" di accoglienza e di attrattive che diventano motivo per i visitatori di rimanere sul nostro territorio. Faccio un esempio: in questi giorni afosi di agosto ho accompagnato un gruppo di turisti alla "rituale" quanto imperdibile visita al Teatro Olimpico; usciti, ci siamo diretti in Piazza dei Signori che ora, senza le imbracature della Basilica, riserva un colpo d'occhio emozionante. Poi il giro è continuato ammirando l'esterno di alcuni bei palazzi del centro. Infatti, la Pinacoteca è in questi giorni inaffrontabile poiché manca l'impianto di condizionamento dell'aria; Santa Corona non è accessibile per i restauri in corso e i quadri spostati al Museo Diocesano che però nella settimana di Ferragosto era chiuso. La Cappella Valmarana, altro gioiellino palladiano, non è certo in condizioni "visitabili". La Cattedrale chiusa per restauro... Quindi, a tutto il gruppo, fra l'altro entusiasta della nostra bella città, non è rimasto che bere qualcosa di fresco in un bar e risalire in pullman".
"Dobbiamo perciò - conclude la presidente delle guide turistiche Muroni - lavorare ancora molto sul fronte dell'accoglienza e su quanto offrire ai visitatori in città. Certo è che quando saranno conclusi i vari restauri ora presenti in città le cose miglioreranno. Ma è necessario creare le motivazioni per far rimanere i turisti a Vicenza e l'unica via è quella di creare degli eventi che attirino l'attenzione. In questo, la recente Mostra sul Palladio allestita in città, che ha richiamato quasi 100mila visitatori, ne è un valido esempio. Nel nostro piccolo, come associazione provinciale guide turistiche Confcommercio, stiamo pensando di organizzare alcune iniziative di accoglienza e dei piccoli tour gastronomici alla scoperta delle specialità locali, in collaborazione con le altre associazioni di categoria della Confcommercio, anche seguendo i suggerimenti forniteci dagli stessi turisti. Per la promozione delle iniziative utilizzeremo soprattutto la rete Internet e il sito www.vitourism.it. E poi continueremo a lavorare nella speranza che Vicenza, ricordiamolo, iscritta nel patrimonio mondiale dell'Unesco, acquisti sul serio un ruolo rilevante ed esca definitivamente dai margini del turismo veneto dove oggi è relegata".


IL DIRETTORE
(Avv. Andrea Gallo)

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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