Vicenza: aperture festive, negozi nel limbo
Giovedi 23 Febbraio 2012 alle 23:31 | non commentabile
Più che una decisione, una non-decisione quella del Tar Veneto, che anziché arrivare a stabilire chi ha ragione e chi ha torto, ha passato alla Corte Costituzionale la patata bollente del braccio di ferro tra Stato e Regione. Oggetto del contendere, la legge regionale emanata lo scorso dicembre che mira a mettere un freno alle aperture festive indiscriminate volute con le liberalizzazioni, giudicata in conflitto con quanto è nelle intenzioni dell'esecutivo.
"E così ora rischia di aprirsi una sitiuazione a macchia di leopardo - racconta Ernesto Boschiero, vicedirettore di Confcommercio Vicenza - con negozi, quelli delle grandi catene, che avranno facoltà di tenere aperto quando e come vorranno, e le piccole attività che li seguiranno a singhiozzo, e solo in concomitanza con qualche altra manifestazione." In attesa del pronunciamento della Corte, previsto entro un non meglio specificato "alcuni mesi", le attività dunque rimangono nel limbo. Le istituzioni però promettono battaglia: continuano infatti gli incontri a Venezia tra rappresentanti dei capoluoghi, la Regione e Ance Veneto, per tenere una linea comune a difesa della legge regionale. "Il rischio è molteplice - spiega l'assessore allo sviluppo economico di Vicenza, Tommaso Ruggeri - sull'ordine pubblico, qualora negozi decidessero di aprire fino a tarda notte e senza regolarità , e sul degrado urbano, portando via competitività alle piccole attività familiari, costrette a chiudere a favore dei centri commerciali, e quindi lasciando i centri storici in balia del nulla."