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Veneto terzo nella produzione di latte

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Aprile 2010 alle 17:27 | non commentabile

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Veneto Agricoltura  -  Allevamenti, Italia solo settima, dopo Romania, Polonia, etc.

Il Veneto è terzo nella produzione di latte, ma perde il 43% delle aziende in dieci anni.

On line il Rapporto "Itinerari nel lattiero-caseario" di Veneto Agricoltura dedicato al progetto "Le vacche da latte - un confronto europeo".

L'Italia è al settimo posto nell'UE, con 62.800 allevamenti di vacche da latte nel 2007 (pari al 3%). In testa, per chi non lo sapesse, Romania e Polonia, nelle quali si concentra il 70% degli allevamenti, seguite da Lituania e Bulgaria;

solo dal quinto posto in poi si scorgono le potenze della vecchia Europa: Germania, Francia e appunto l'Italia. Da noi oltre il 50% degli allevamenti di vacche da latte è concentrato in quattro regioni: Trentino Alto Adige (moltissimi piccoli allevamenti, quasi tutti in Alto Adige....), Lombardia, Piemonte, Campania. Il Veneto, con 6.400 allevamenti (pari al 10%), si trova in quinta posizione. Il progetto di ricerca "Le vacche da latte - un confronto europeo", è stato condotto dagli esperti di Veneto Agricoltura con l'obiettivo di confrontare il comparto degli allevamenti da latte tra i paesi comunitari, le regioni italiane e il Veneto.

Studiare le dinamiche europee del latte riserva anche qualche sorpresa (dati EUROSTAT). Ad esempio nel periodo 2000-2007 gli Stati più rilevanti dell'UE hanno registrato una continua variazione negativa degli allevamenti; l'Italia però fa eccezione, essendo l'unico Paese che ha mostrato una ripresa del 3% nel biennio 2005-2007, ma con una perdita finale del 24% rispetto al 2000, in linea con quella comunitaria.

In questo trend negativo, il Veneto presenta uno dei dati peggiori, in quanto nel periodo 2000-2005 si è registrata la perdita di oltre la metà degli allevamenti; solo tra il 2005-2007, sulla scia dell'andamento nazionale, c'è stato un piccolo recupero che ha portato il numero finale al 57% rispetto al 2000.        

Per quanto riguarda il numero di vacche da latte nel 2007, nell'UE il 60% è distribuito in cinque Stati: l'Italia, con 1.900.000 capi (pari all'8%), viene dopo Germania, Francia, Polonia e Regno Unito, seguita dalla Romania, il primo Stato per numero di allevamenti, come detto. Il Veneto, con 154.100 capi, detiene una quota dell'8% del totale nazionale, anch'esso quinto dopo Lombardia, Emilia Romagna e Campania (che hanno il 50% delle vacche italiane), e Piemonte.

Un dato interessante è quello sulla variazione della consistenza media degli allevamenti nell'UE nel periodo 2000-2007, ovvero il rapporto tra il numero di vacche da latte e allevamenti: qui Veneto (+31%) e Italia (+30%) fanno meglio della media UE (+21%) e, ancor più rilevante, dei principali Paesi produttori di latte, cioè la Germania (+29%), i Paesi Bassi (+27%) etc., fino al Regno Unito, che ha addirittura diminuito la propria consistenza del 5% rispetto al 2000. 

Per quanto riguarda la produzione di latte nel 2008, l'Italia si posiziona di nuovo al quinto posto della scala europea; su base nazionale il Veneto, con circa 1.040.000 t., sale al terzo, dopo Lombardia ed Emilia Romagna.  

Il Rapporto completo è pubblicato sul sito http://www.venetoagricoltura.org/ ed è reperibile seguendo il percorso: >> osservatorio economico >> servizi informativi.


L'Italia è al settimo posto nell'UE, con 62.800 allevamenti di vacche da latte nel 2007 (pari al 3%). In testa, per chi non lo sapesse, Romania e Polonia, nelle quali si concentra il 70% degli allevamenti, seguite da Lituania e Bulgaria; solo dal quinto posto in poi si scorgono le potenze della vecchia Europa: Germania, Francia e appunto l'Italia. Da noi oltre il 50% degli allevamenti di vacche da latte è concentrato in quattro regioni: Trentino Alto Adige (moltissimi piccoli allevamenti, quasi tutti in Alto Adige....), Lombardia, Piemonte, Campania. Il Veneto, con 6.400 allevamenti (pari al 10%), si trova in quinta posizione. Il progetto di ricerca "Le vacche da latte - un confronto europeo", è stato condotto dagli esperti di Veneto Agricoltura con l'obiettivo di confrontare il comparto degli allevamenti da latte tra i paesi comunitari, le regioni italiane e il Veneto.
Studiare le dinamiche europee del latte riserva anche qualche sorpresa (dati EUROSTAT). Ad esempio nel periodo 2000-2007 gli Stati più rilevanti dell'UE hanno registrato una continua variazione negativa degli allevamenti; l'Italia però fa eccezione, essendo l'unico Paese che ha mostrato una ripresa del 3% nel biennio 2005-2007, ma con una perdita finale del 24% rispetto al 2000, in linea con quella comunitaria.
In questo trend negativo, il Veneto presenta uno dei dati peggiori, in quanto nel periodo 2000-2005 si è registrata la perdita di oltre la metà degli allevamenti; solo tra il 2005-2007, sulla scia dell'andamento nazionale, c'è stato un piccolo recupero che ha portato il numero finale al 57% rispetto al 2000.
Per quanto riguarda il numero di vacche da latte nel 2007, nell'UE il 60% è distribuito in cinque Stati: l'Italia, con 1.900.000 capi (pari all'8%), viene dopo Germania, Francia, Polonia e Regno Unito, seguita dalla Romania, il primo Stato per numero di allevamenti, come detto. Il Veneto, con 154.100 capi, detiene una quota dell'8% del totale nazionale, anch'esso quinto dopo Lombardia, Emilia Romagna e Campania (che hanno il 50% delle vacche italiane), e Piemonte.
Un dato interessante è quello sulla variazione della consistenza media degli allevamenti nell'UE nel periodo 2000-2007, ovvero il rapporto tra il numero di vacche da latte e allevamenti: qui Veneto (+31%) e Italia (+30%) fanno meglio della media UE (+21%) e, ancor più rilevante, dei principali Paesi produttori di latte, cioè la Germania (+29%), i Paesi Bassi (+27%) etc., fino al Regno Unito, che ha addirittura diminuito la propria consistenza del 5% rispetto al 2000.
Per quanto riguarda la produzione di latte nel 2008, l'Italia si posiziona di nuovo al quinto posto della scala europea; su base nazionale il Veneto, con circa 1.040.000 t., sale al terzo, dopo Lombardia ed Emilia Romagna.
Il Rapporto completo è pubblicato sul sito http://www.venetoagricoltura.org/  ed è reperibile seguendo il percorso: >> osservatorio economico >> servizi informativi.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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