Terra e acqua, personale di Matteo Boato al Complesso Monumentale di San Silvestro
Mercoledi 5 Settembre 2012 alle 15:00 | non commentabile
Apa - Sabato scorso, 1 settembre alle ore 18,00, al Complesso Monumentale di San Silvestro di Vicenza Matteo Boato, pittore tridentino, ha inaugurato la Personale d'arte intitolata "Terra e Acqua". La rassegna è allestita con una trentina di grandi tele ad olio, che raccontanto di piazze, città , case e palazzi e di tutto ciò che in esse esse vive. La casa e la piazza sono lette come spazio di socialità , ambiente intimo (la casa) e spazio aperto al dialogo e al confronto (la piazza): esse sono il fulcro concettuale di molti lavori che toccano vari centri italiani come Venezia, Trento, Padova, Verona, Feltre, Milano, Riva del Garda, Gubbio, Firenze, Siena, Lucca, Pitigliano, Sorano, Loreto, Mantova, Vicenza, dove il pittore ha vissuto o soggiornato.
Vivere la città , per l'artista, significa coglierne il sapore, i tratti, le ombre di innumerevoli passaggi, registrare le forme e le ombre di fugaci apparizioni: gli edifici conservano impresse nella loro materia costruttiva le storie degli uomini che le hanno abitate e il senso del loro agire.
Il Lavoro di Matteo intende ricordarci le nostre radici, quel mondo fragilissimo e in continuo pericolo di scomparsa. Le case appaiono come aggrappate alla roccia e al tempo, e come tessere di un raffinato mosaico.
La mostra raccoglie i frutti di una ricerca iniziata nel 1999. Alla serie delle case, case di terra (dell'entroterra veneto e italiano) e case d'acqua (lo stupore delle facciate di palazzi veneziani) verranno esposte alcune tele che raccontano di paesaggi rurali, piccoli agglomerati o casolari isolati o borghi marini. "Terra", "Acqua" diventano dunque un riferimento non solo all'abitare, ma a tutto un mondo di relazioni fra l'umano e la natura.
Matteo racconta della sua storia di pittore, e come scaturisca da un'infantile curiosità per le cose e i luoghi di vita: "per rincorrere sogni, per dare vita alle persone o agli ambienti che voglio toccare, con i quali voglio interagire. Una semplice e primaria necessità di espressione; un'esigenza di raccontarsi e di raccontare."
Per Matteo dipingere significa scrivere un diario, un continuo raccontare la vita. Egli si sente "come un vascello in volo sul mondo, quello che amo", e la pittura è come un'autobiografia. "La tela per me è un punto di vista, una finestra sul mondo che sta dietro le cose e gli uomini. Per me che ne faccio uso è un luogo mentale, anzi è proprio la mente, il cielo."
Matteo Boato, chitarrista assai apprezzato, proporrà un "Finissage", a san Silvestro, domenica 16 settembre ore 18.00 offrendo ai visitatori un Concerto di Chitarra classica.
La mostra rimane aperta il venerdì-sabato-domenica, dalle ore 15,30 alle ore 18,00. Catalogo a disposizione in sala. Ingresso libero. La mostra cura di Pierluigi Baù
e Gino Prandina è patrocinata da Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza.