Sveglia rugbisti veneti!
Lunedi 3 Agosto 2009 alle 20:48 | non commentabile
Rugby Veneto. 3 agosto 2009Â Â Â
Il rugby Veneto può esistere senza Italia, mentre l'Italia del rugby senza di noi è nulla
Agosto è ormai iniziato e il rugby Veneto ha sbollito forse la propria rabbia? Sono iniziati di nuovo i raduni, le prime sgambate, si è tenuto il Cortina Seven, la famosa riunione del CIV del 30 luglio a Zelarino e oggi seguono le dichiarazioni del consigliere Torretti, pessimista sulla possibilità che la FIR recuperi Treviso in Celtic League.
Bene, dopo le sfuriate, quindi, quali sono i risultati concreti della rabbia veneta verso la decisione della federazione italiana? Nessuno, ripetiamo nessuno, a parte qualche articolo di giornale e l'indignazione generale che ora lascerà il giusto spazio alle ferie.
Treviso non è ancora in Celtic League, il Veneto è escluso dal rugby che conta e ciò che è peggio ha la propria sorte segnata, all'interno di una federazione parassita che ha deliberatamente deciso di saccheggiare il nostro movimento per potersi godere i privilegi economici delle partecipazioni internazionali.
E badate bene che non è la prima volta. Costoro ci hanno infatti già rubato il 6 Nazioni, qualcuno ha osato dire che non potevamo far venire inglesi e scozzesi a Treviso e a Padova, perché poi non c'era nulla da visitare, mentre a Roma possono fare del turismo. Dimenticando forse che noi abbiamo, per esempio, Venezia, la città più bella del mondo e che il Veneto è la prima regione turistica dello stato italico. Possiamo ben dire che quando ci sono i soldi in ballo, la FIR vuole mettere i piedi nel piatto. Quando si tratta solo di sudare e giocare, allora forse ce lo lasciano fare, purché non vogliamo volare troppo alto rispetto a loro.
Di più: in siti autorevoli leggiamo ancora stupidaggini che tentano di addossare ai veneti stessi la causa del proprio fallimento. In realtà , se ancora non fosse chiaro, è vero proprio il contrario ed è bene ripeterlo alla nausea affinché i mestatori italiani non continuino ad attentare vergognosamente alla nostra autostima e consapevolezza di essere il cuore del rugby di questo stato: il rugby Veneto può esistere senza Italia, mentre l'Italia del rugby senza di noi è nulla.
Ecco allora cosa bisogna fare per dare la sveglia ai marpioni della FIR che tentano solo di far passare il tempo per addolcire la pillola.
I club veneti volenterosi che hanno capito il disegno perverso della federazione si trovino e organizzino immediatamente un torneo internazionale basato in Veneto e gestito in modo indipendente dalla FIR.Diano il segnale forte e immediato di essere pronti a creare la federazione veneta che possa permettere al rugby di sopravvivere nonostante il sopruso inaudito rappresentato dall'esclusione di Treviso dalla Celtic League.
Non date più fiducia alla mammoletta di nome Roberto Bortolato, quel presidente della CIV che nulla conta e nulla ha intenzione di contare. Non ve ne ha dato una dimostrazione chiara a Zelarino qualche giorno fa, mentre biascicava scuse per non mollare la propria poltroncina?
Bene, e non ascoltate neanche chi vorrebbe tenervi buoni, magari convincendovi dell'esistenza di alte strategie di negoziazione che potrebbero riaprire i giochi per la Celtic.
Viadana e Roma non mollano l'osso e la Benetton Rugby è spacciata, se le bocce restano ferme così, questo dev'essere chiaro a tutti i rugbysti veneti.
E l'unico modo per far capire che non scherziamo è di dimostrare che possiamo fare da soli e che non abbiamo bisogno di loro per dare lustro al Rugby Veneto! Rugbyst veneti, la sveglia è suonata, diamoci da fare!