Scandian su Irap e interessi passivi
Mercoledi 11 Novembre 2009 alle 17:36 | non commentabile
CNA Vicenza
SCANDIAN-CNA VICENZA: SENZA IRAP SUI INTERESSI PASSIVI LE IMPRESE VICENTINE AVREBBERO A DISPOSIZIONE CIRCA 236 MILIONI DI EURO
Per CNA Vicenza va bene il taglio dell'Irap, ma sarebbe ancora meglio investire le risorse pubbliche per rendere deducibile dall'imponibile della tassa gli interessi passivi. Servono poi misure che abbiano impatto immediato e Scandian ripropone l'agenda di CNA, «Contro la crisi serve un intervento immediato. L'agenda del Governo dovrebbe comprendere: la revisione degli studi di settore, la riduzione degli acconti d'imposta, la sospensione dei parametri di Basilea2, il rafforzamento della tutela nei termini di pagamento dei crediti commerciali, forme di compensazione dei crediti vantati nei confronti della PA e infine l'allargamento dei criteri per la detassazione degli utili reinvestiti».
«Le manifestazione del Governo di un mini taglio dell'Irap ci vedono favorevoli. Gli artigiani e la piccola impresa sono vessate da questa tassa ingiusta ed odiosa. Ma per dare un futuro al sistema della piccola impresa e degli artigiani servono misure di stimolo più stringenti, che abbiano un impatto più forte e immediato sull'intero sistema». Silvano Scandian, Presidente di CNA Vicenza, torna a ragionare sulla riduzione dell'Irap dopo le notizie di un probabile emendamento alla Finanziaria per far rientrare un mini-taglio dell'imposta nella manovra finanziaria del Governo. «CNA pensa tuttavia che più che un taglio dell'aliquota, che avrebbe un impatto marginale, bisognerebbe introdurre per le piccole imprese e gli artigiani, in particolare, la possibilità di dedurre dall'imponibile Irap gli interessi passivi. Questo apporterebbe al sistema vicentino della piccola impresa vicentina un'iniezione, anche se i benefici si vedranno solo al pagamento delle imposte, di circa 236 milioni di euro». Secondo Scandian in Governo dovrebbe, tuttavia, predisporre un piano di emergenza per gestire i riflessi di una crisi economica che adesso renderanno evidente la sua reale portata. «Stanno finendo i periodi di cassa integrazione, per il sistema artigiano questo sta avvenendo con le cig in deroga, se l' Esecutivo non farà qualcosa ora, con azione immediata sul sistema delle imprese, rischiano di venire spazzate vie intere aree del nostro sistema economico. Nell'agenda il Governo deve inserire misure che CNA sta chiedendo da diverso tempo. Tra queste: la revisione degli studi di settore, la riduzione degli acconti d'imposta, la sospensione dei parametri di Basilea2, il rafforzamento della tutela nel rispetto dei termini di pagamento dei crediti commerciali, forme di compensazione dei crediti vantati nei confronti della PA e infine l'allargamento dei criteri per la detassazione degli utili reinvestiti».