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Sbocco stradale a nord per il Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Dicembre 2011 alle 22:29 | non commentabile

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Renato Chisso, Regione Veneto - "Che il Veneto abbia bisogno di uno sbocco stradale a Nord verso l'Europa è un'ovvietà non confusa, se non nella testa di chi non ha seguito una vicenda che, come sempre in questo Paese, si scontra con veti e procedure defatiganti, sui quali io continuo e continuerò a lavorare per raggiungere l'obiettivo". Lo ha ribadito l'assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, commentando le affermazioni del consigliere regionale del PD Sergio Reolon sull'argomento.

"Intendiamoci - ha affermato Chisso - con le sue dichiarazioni Reolon fa solo il suo mestiere di opposizione con ben pochi argomenti, aggrappandosi però a divergenze presunte e a fatti inesistenti".
"L'obiettivo dello sbocco a Nord è certo e condiviso - ha ribadito l'assessore Regionale - e rispetto a questo stiamo percorrendo tutte le possibilità. L'ipotesi di un tunnel sotto il Cavallino ha oltre vent'anni e se ne è parlato già quando si è discusso il primo Piano regionale dei trasporti. A fronte di questa soluzione vi sono al momento problemi di veti e di finanziamento, che Reolon non può non conoscere, ma che non fanno accantonare definitivamente la proposta. Così come non è da cancellare l'ipotesi di un prosecuzione dell'autostrada fino a Monaco, che risponderebbe a tantissime esigenze anche del SuedTyrol.
Quanto al Passante Alpe Adria, ovvero al prolungamento della A27 fino a Macchietto, questa è invece una realtà progettuale concreta: è un project financing, presentato da un gruppo di imprenditori privati alla Regione, coerente con la programmazione regionale, che gli investitori proponenti ritengono economicamente sostenibile. L'iniziativa sta seguendo l'iter di legge per l'approvazione (questo sì che è davvero lungo, e meno male che qualcuno ha inventato la Legge Obiettivo). Una volta approvato il progetto preliminare, verrà indetta come da legge la gara europea per la concessione, sapendo che c'è già un proponente impegnato. Per chi è stato presidente provinciale queste procedure dovrebbero essere ben note, salvo vuoti di memoria".
"Infine la variante di Longarone: tutti sappiamo quale sia la situazione dell'ANAS, e non da oggi - ha concluso Chisso - e, in buona sostanza, i 50 milioni di cui parla Reolon ‘trovati grazie alla Provincia' per ora semplicemente non ci sono".






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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