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Risparmio gestito: il 2018 parte benissimo con 9,9 miliardi raccolti nel solo mese di gennaio

Di VicenzaPiù Mercoledi 21 Marzo 2018 alle 16:00 | non commentabile

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Il risparmio gestito continua a mietere successi e, dopo un 2017 in cui ha macinato numeri di tutto rispetto, apre il 2018 segnando, nel solo mese di gennaio, sottoscrizioni per un totale di 9,9 miliardi di Euro e un patrimonio complessivamente gestito di 2097 miliardi di Euro, record storico. A fare la parte del leone sono i fondi aperti che segnano sottoscrizioni per 7,35 miliardi, anche se le gestioni di portafoglio toccano un pregevolissimo +2,2 miliardi di euro.

Anche gli azionari comunque segnano un +1,92 miliardi registrati e tornano in attivo dopo i -102 milioni di dicembre; buoni anche gli investimenti nel Private Equity, anche loro in ripresa dopo un dicembre un po' nero.
Tra i fondi aperti quelli di maggior successo sono i cosiddetti "flessibili", ossia quelli che vengono comprati a scatola chiusa, affidandosi all'abilità del consulente, il quale ha la piena libertà di investire come crede in azioni e obbligazioni. Sicuramente questo è il segnale che gli italiani vogliono investire I loro risparmi ma non si sentono così preparati ad affrontare questo mondo, che, in effetti non è così semplice.

Cresce, però, in modo vertiginoso, anche la percentuale di investitori "autonomi", che non si appoggiano a nessun esperto. Il fenomeno del trading online, ormai in massima espansione, offre, infatti, molti strumenti che mettono chiunque lo voglia nella condizione di operare da solo. Grazie a piattaforme dedicate l'utente, può scegliere l'asset, ossia una sorta di "pacchetto" di azioni e/o obbligazioni già preconfezionato, sul quale puntare e muoversi da solo utilizzando gli aiuti e i consigli presenti.
Sono numerosissimi i broker disponibili e sicuramente bisogna prestare attenzione perché il campo si presta con una certa facilità a essere abitato da gente con pochi scrupoli; tuttavia esistono ormai molte piattaforme verificate, come Plus500, ad esempio, organizzazione multinazionale che può contare oggi più di 1 milione di clienti, la maggior parte dei quali decisamente soddisfatti.

Ciò che appare particolarmente interessante e la riflessione che ci porta ad affermare come la rivoluzione digitale, e la conseguente digitalizzazione della maggior parte dei servizi finanziari, abbia contribuito a rivoluzionare il settore. Sono i Millennials a guidare la marcia degli "investitori fai da te", ovvero coloro che hanno estrema facilità a utilizzare gli strumenti tecnologici di cui oggi siamo dotati.
Proprio i giovani, con un'età compresa tra i 15 e i 35 anni, ossia i nati tra il 1980 e il 2000, sono, infatti, in grado di soddisfare le esigenze del settore del risparmio gestito online, per operare nel quale occorre avere non solo conoscenze sul mondo della finanza, ma anche in quello informatico, trasformandosi in veri e propri esperti di tecnofinanza, nuova branca dell'economia mondiale.

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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