Regione Veneto deve 76 milioni di euro ai proprietari dei terreni dove si caccia
Sabato 17 Settembre 2011 alle 22:01 | non commentabile
Lega Abolizione Caccia - Le regioni in debito di centinaia di milioni di euro con i proprietari e conduttori dei fondi ove si svolge l’attività venatoria. La Lac promuove una class action a difesa dei proprietari dei terreni dove si caccia
Nell’imminenza dell’apertura della caccia per il 18 settembre, scoppia il caso destinato a fare discutere. I proprietari di terreni veneti ove si svolge la caccia vantano un credito nei confronti della Regione Veneto di € 76.269.970 solo per il 2011.
 La Regione Veneto (insieme a tutte le altre), infatti, non ha mai dato attuazione all’art. 15 della legge nazionale n.157 del 1992 sulla disciplina della caccia secondo cui  “per i fondi inclusi nel piano faunistico venatorio regionale e' dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’ambienteâ€Â ; una spesa a cui si deve far fronte con la tassa di concessione venatoria regionale.
La legge dello Stato prevede che se si vuole cacciare sui terreni altrui, che sono gravati da una “servitù venatoriaâ€, deve essere corrisposta dalle Regioni una indennità a tutti i proprietari. Se si considera un indennità medio-bassa di € 70 all’anno per ettaro (pari a 0,007 al mq, una cifra irrisoria), moltiplicati per gli ettari ove sui svolge la caccia (1.089.571), si scopre che la Regione Veneto avrebbe dovuto pagare ai proprietari dei terreni – per l’anno 2011 – ben € 76.269.970. Se si considera ancora che nulla è stato pagato, gli arretrati di 10 anni ammontano a oltre 760 milioni di €, oltre interessi, solo per il Veneto
Il che significa che i cacciatori, se intendono continuare ad andare a caccia, dovranno sborsare a loro volta le somme dovute ai proprietari, pagando alle regioni salatissime tasse di concessione e non l’importo assolutamente irrisorio di € 84 circa all’anno!
La Lega per l’Abolizione Caccia ha iniziato a raccogliere le adesioni dei proprietari e dei conduttori dei fondi (compresi nell’70% del territorio agro-silvo-pastorale) ove si svolge la caccia, per una class-action civile nell’interesse di proprietari e conduttori di terreni contro tutte le Regioni per ottenere il pagamento del “canone venatorio†per il 2011 e per 10 anni arretrati.
La LAC Veneto ha incaricato i suoi legali di patrocinare in un fronte comune tutti i proprietari e conduttori dei fondi rurali dove si svolge la caccia, che dovrebbero reclamare il canone 2011 non corrisposto, gli anni arretrati e i relativi interessi.
In sostanza i cacciatori italiani, dal 1992, vanno a caccia gratis su 18 milioni di ettari di terreni rurali altrui,quando invece le Regioni avrebbero dovuto pagare milioni di € ogni anno ai proprietari dei terreni, tassando i cacciatori.
La Lega Abolizione Caccia chiede la immediata sospensione di ogni attività venatoria fintanto che non saranno corrisposte a proprietari e conduttori dei fondi agro-silvo-pastorali le somme dovute per legge (nell’ordine di centinaia di milioni di euro).
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