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Protezione civile: a Cesuna di Roana un "campus avventura" per ragazzi da 7 a 13 anni

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Giugno 2012 alle 23:54 | non commentabile

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Daniele Stival, Regione Veneto - Stival: "impareranno divertendosi, poi andremo nelle scuole"
Un vero e proprio "Campus Avventura" di una settimana per avvicinare in concreto i giovani alla cultura, alla realtà ma soprattutto alla concreta operatività della protezione civile. L'iniziativa è della Regione del Veneto e del suo specifico Centro Regionale che, dal 26 agosto al primo settembre, ospiteranno 64 ragazzi dai 7 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni a Cesuna di Roana, nell'Altopiano di Asiago, per far vivere loro da protagonisti 7 giorni di full immersion nei diversi ambiti d'azione della protezione civile, guidati da esperti volontari.

L'iniziativa, che è allestita in collaborazione con la Cooperativa "Terre di Mezzo", è stata presentata oggi a Mestre dall'assessore regionale Daniele Stival. "I ragazzi sono il nostro futuro - ha detto Stival - ed è giusto partire da loro per creare nelle generazioni future una vera cultura della protezione civile e dell'autoprotezione. Abbiamo scelto la formula del Campus per farli protagonisti della vita quotidiana e delle operazioni che caratterizzano il settore: si divertiranno e contemporaneamente impareranno, divenendo così loro stessi ‘ambasciatori presso i loro coetanei e le famiglie. Ringrazio la Cooperativa Terre di mezzo, che da qui a fine agosto organizzerà a sua volta dei campi avventura locali, che faranno da prologo alla nostra iniziativa". Stival ha anche posto l'accento sul fatto che "a Cesuna ci sarà una sorta di prologo all'inizio del nuovo anno scolastico, nel corso del quale, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico regionale, i nostri volontari andranno in giro per le classi a raccontare e a spiegare la protezione civile".
Nel corso della settimana del Campo Avventura, i 64 ragazzi saranno protagonisti di vere e proprie esercitazioni pratiche precedute dalle illustrazioni teoriche. Si cimenteranno quindi con l'utilizzo delle unità cinofile, con interventi antincendio boschivo, con la gestione delle comunicazioni radio, con l'assistenza ad un ferito, con la costruzione artigianale di mezzi utili in caso di necessità, come una zattera, con pratiche di orientering. Per giovedì 30 agosto sarà anche organizzata un'esercitazione dimostrativa aperta al pubblico e alla stampa.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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