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Prosecco. Manzato: controllare il potenziale produttivo. Stato dei lavori, numeri e cifre

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 10 Aprile 2011 alle 22:16 | non commentabile

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Franco Manzato, Regione Manzato - "Le più grandi e strutturate Denominazioni di origine dei vini italiani appartengono al Veneto. E' un dato di fatto imprescindibile, che ci da' forza per uscire vincenti dalle negoziazioni perché ci assegna un ruolo leader a livello mondiale nel settore vitivinicolo". Lo ha ribadito l'assessore regionale all'agricoltura Franco Manzato, ieri a Vinitaly per visitare e confrontarsi con le aziende venete del settore.

Il distretto veneto del vino conta 34 mila aziende, che lavorano quotidianamente il territori prendendosi cura dei prodotti che ne derivano. "Tra questi, in primo piano oggi c'è il Prosecco DOC, che rappresenta un'eccellenza diffusa, un prodotto legato al territorio sempre più famoso in tutti i continenti, che dà reddito a circa 6.200 aziende viticole con le loro famiglie. Il totale di bottiglie certificate prodotto nel 2010 ha un valore di oltre 142 milioni di euro".
"Siamo la dimostrazione che il vino legato al territorio crea valore - ha continuato Zaia - mettendoci in questo caso in condizione di affrontare la distribuzione mondiale in modo dignitoso puntando a rendimenti di qualità. Per mantenere il Valore del Prosecco DOC dobbiamo però controllare il potenziale di questo vino, evitando che il suo successo venga inseguito da persone che cercano un miraggio di facile ricchezza".
"No al prosecco selvaggio", gli ha fatto eco Fulvio Brunetta, presidente del Consorzio DOC, che si è dichiarato perfettamente in linea con la Regione nello stop al proliferare commerciale di vigneti. "Siamo nel pieno del successo delle bollicine dell'uva glera del Nord Est - ha concluso - e non vogliamo che improvvisati viticoltori speculino compromettendo il lavoro e la coerenza dei produttori storici, figure professionali formate che conoscono e amano il loro territorio e i loro vini

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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