Preoccupazione alla Miteni di Trissino
Sabato 14 Novembre 2009 alle 18:39 | non commentabile
CGIL Vicenza
I lavoratori della Miteni, azienda chimica che occupa 160 dipendenti nello stabilimento di Trissino, sono molto preoccupati per il clima di incertezza sulle prospettive produttive ed occupazionali dello stabilimento in cui operano.
L'annunciata fermata degli impianti di produzione per un mese, con utilizzo della cassa integrazione ordinaria, prima della chiusura per le festività natalizie, si aggiunge all'utilizzo già in corso del contratto di solidarietà che interessa una parte dei lavoratori.
Oltre alla perdita economica che questo comporta per i lavoratori, la preoccupazione principale riguarda appunto le prospettive per il 2010 e le eventuali ricadute sui livelli produttivi ed occupazionali, se dovesse permanere una situazione come quella attuale.
Il tutto in un contesto di difficoltà evidenti nel nostro territorio e più in particolare in presenza di una crisi che riguarda la chimica italiana.
Una crisi che getta ombre sul futuro soprattutto di fronte all'inadempienza del governo (malgrado gli impegni sottoscritti) nel definire un piano industriale nazionale del settore Chimico finalizzato a favorire gli investimenti a salvaguardare la produzione, i siti industriali e l'occupazione e non disperdere il grande patrimonio di conoscenze e competenze.
I lavoratori riuniti in assemblea chiedono pertanto alla Direzione Aziendale la massima chiarezza ed un maggior impegno nel definire e garantire gli investimenti in particolare nello sviluppo e commercializzazione di nuovi prodotti e il conseguente adeguamento/ammodernamento degli impianti, cosi da rilanciare il ruolo della Miteni e superare questa fase di crisi.
I lavoratori hanno quindi proclamato lo stato di agitazione ed hanno dato mandato alla RSU aziendale di indire le eventuali iniziative di lotta opportune anche in relazione all'esito dell'incontro con la Direzione previsto per venerdì 20 novembre
Le RSU
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