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PNV, l'autentico. Diffidate delle imitazioni

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 6 Dicembre 2009 alle 13:58 | non commentabile

PNV  

 

Indipendenza non è la stessa cosa di autonomia e federalismo.


Devo ringraziare pubblicamente Fabrizio Comencini. Sì, lo devo fare, perché nella sua intervista ( www.larena.it/stories/Cronaca/109653__e_veneto_libert_attacca_il_centralismo_statale/ ) a L'Arena di Verona ha fatto chiarezza e - forse involontariamente - ha reso un incredibile assist al Partito Nasional Veneto.
Le sue parole sono inequivocabili, né poteva essere altrimenti per il paracadute politico - casomai dovesse servire - costruito per Giancarlo Galan, perché questa è in realtà l'accozzaglia multicolor denominata Veneto Libertà.
Pnv, Partito Nasional VentoA tutti coloro che predicano l'unità dei partiti veneti, ora possiamo dare un numero di telefono, il suo. Il rieccolo della politica veneta, un nanetto che ha saputo saltare dal msi al pd, passando per la lega nord, tra tradimenti, militanze e alleanze politiche, ora mostra la sua vera pelle e aspirazione.
Dispiace che in questo gioco resti invischiata una parte per bene della politica veneta. Un movimento di cui io stesso sono stato socio fondatore e dirigente, per due mandati nel suo primo anno di esistenza. Parlo del movimento Veneti. Nessuno capisce come possa resistere all'interno di una costruzione politica ardita, che forse è già sull'orlo della fallimento, come si conviene a tutti gli esperimenti genetici improbabili, uniti dall'unico collante delle poltrone e dei soldi.
Mettere insieme infatti vecchi nanetti politici riciclati con giovani arbusti forse solo un po' insicuri di sé non può infatti portare a nulla di buono. Manca l'anima della politica vera, che nasce dalla passione, dalla condivisione di principi e obiettivi, uniti in un progetto politico armonico, che possa muovere le persone.
Mettere assieme cocci spesso rotti con pezzi di porcellana autentica serve solo a dare delle garanzie di sopravvivenza economica ai dinosauri in via di estinzione politica. In poche parole serve solo a garantire soldi e poltrone a chi magari nella propria vita non ha saputo fare altro, o quasi, che scaldare sedie e mangiare a sbafo alle nostre spalle senza ottenere alcunchè.
Il nostro messaggio alle pepite d'oro presenti in mezzo a quello schifoso fango politico informe è chiaro: non possiamo aspettarvi all'infinito, il countdown è iniziato.
A chi dice che noi ci ghettizziamo nel coltivare sogni impossibili, rispondiamo che il PNV vede in realtà con favore le battaglie di altre organizzazioni politiche per una maggiore autonomia dell'ente regione, perché è comunque un passo in avanti. Ma l'autonomia, o il federalismo non sono la stessa cosa dell'indipendenza - e non sono nemmeno lontanamente in grado di dare risposta alle esigenze della Venetia. Se a ciò si aggiunge che le vere chimere, utopie irrealizzabili sono proprie l'autonomia e il federalismo, perché richiedono 700 parlamentari italiani su 1000 che le votino approvando una legge di riforma costituzionale, capiamo bene che questi soggetti politici mentono sapendo di mentire. Aggiungendo poi il fatto che è inimmaginabile che l'Italia si stringa il cappio da sola attorno al proprio collo di parassita politico, rinunciando ai soldi necessari per continuare la propria mostruosa sopravvivenza economica, senza le risorse fiscali venete.
E in ogni caso, per assurdo, anche con la più ampia autonomia immaginabile, il parlamento di Roma manterrebbe il controllo di aree cruciali quali l'economia, le tasse, la previdenza, le pensioni, l'immigrazione legale e clandestina, la comunicazione radiotelevisiva, la difesa e gli affari internazionali. Esso conserverebbe inoltre la potestà di legiferare in ogni area devoluta o riservata alla regione e può calpestare la volontà del parlamento veneto senza alcun consenso.
Inoltre non vi sarebbe alcuna possibilità di ricostituire un ordinamento che offra maggiore democrazia, migliore efficienza e una reale autonomia alle municipalità in un sistema che in tal modo garantisca le minoranze e le identità peculiari, e dia certezza ai cittadini sull'operato dei propri eletti.
Solo l'indipendenza ci può dare tutto ciò. L'indipendenza, lo ripetiamo, è un obiettivo politico minimo, senza alternative. L'indipendenza è la base concreta irrinunciabile e raggiungibile per poter costruire una Venetia migliore, per creare un'economia veneta forte e libera, per continuare la nostra storia millenaria, perché gli stati piccoli sono più ricchi ed efficienti, perché è avvenuta e sta avvenendo ovunque nel mondo ci siano condizioni simili alle nostre, perché Roma non ci serve, per proteggere e valorizzare il nostro ambiente, per una nuova politica energetica che riesca a farci superare la crisi petrolifera, per promuovere il turismo, per essere più sicuri, per avere più giustizia, per entrare nella moderna società dell'informazione, perché da indipendenti saremo più felici e per molte altre ragioni ancora.
Diffidate delle imitazioni made in italy. Per ottenere ciò, bisogna appoggiare il PNV, the original, l'autentico.
Basta che lo vogliamo noi Veneti, basta che abbiamo fiducia in noi stessi. Siamo noi i leader politici che meritano la fiducia per la rinascita veneta.


Gianluca Busato
Segretario PNV

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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