Pietro Mascagni e dintorni: martedì al Pedrollo
Domenica 5 Febbraio 2012 alle 16:20 | non commentabile
Conservatorio di Vicenza - Maschere, fiabe e sentimenti. Pietro Mascagni e dintorni. Un viaggio fra musica e parole per cogliere bagliori di vita, genio e ispirazione del più talentuoso rappresentante della "Giovine Scuola Italiana" attraverso le cronache dell'Italia di fine ‛800 e arie d'epoca di raro ascolto. Questo l'"intrigante" programma del concerto di martedì 7 febbraio del Conservatorio di Vicenza con inizio alle ore 18 nell'auditorium del "Pedrollo".
Uno spettacolo a cura di Stefano Carlini che si preannuncia originale e suggestivo. Presenta Fulvio Venturi, saggista e musicologo della Fondazione "Goldoni" e del Circolo Amici dell'Opera "Galliano Masini" di Livorno. Evento nell'evento: la presentazione di un recente saggio mascagniano firmato dallo stesso Venturi: Isabeau: una donna di molte estati fa.
Di Mascagni verranno eseguiti pezzi come Rosa (1890), romanza in re minore per canto e pianoforte dalle Sei Composizioni, con parole di R.E. Pagliata (mezzosoprano Chiara Brunello); e La stella di Garibaldi (1882 e 1884), stornello per canto e pianoforte con poesia di Porfirio (Ezio Capelli) e dedica «all'amico Dario Acconci» (soprano Dominika Zamara). Inoltre, Sinfonia in re maggiore per orchestra dall'opera Le Maschere (1901); Gavotta delle bambole (1900) in re maggiore per pianoforte solo (pianista Aymeric Catalano); l'aria di Iris dal secondo atto dell'omonima opera (1898), con un audio storico interpretato dal soprano lirico Maria Farneti. Infine,sempre dell'autore di Cavalleria Rusticana, Zanetto (1896), bozzetto lirico in un atto in allestimento documentaristico (libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, dalla commedia in versi Le passant di François Coppèe, in una elaborazione di Stefano Carlini dalla riduzione per canto e pianoforte di Amintore Galli. Interpreti, come detto, Dominika Zamara nella parte di Silvia, la cortigiana, e Chiara Brunello in quella di Zanetto, giovane poeta e cantore. Voce recitante di Angelo De Carli. Una proposta culturale, dunque, dal taglio inedito, che si snoderà attorno agli avvenimenti mondani e politici che fecero da cornice agli anni vissuti da Mascagni al Conservatorio milanese nell'Italia di fine ‘800, in mezzo a personaggi e insegnanti quali Bazzini, Alfredo Catalani, il direttore Amilcare Ponchielli. In primo piano l'amicizia con Puccini e la loro "bohème" un po' provinciale nella Milano di Praga e Boito, in un momento in cui i movimenti politici muovono i primi incerti passi, un vivace e più consapevole proletariato comincia a conoscere fermenti sindacali e a desiderare diritti, fra crisi agraria del Sud e sviluppo industriale nel Nord, fra costumi ancora arretrati e una fresca vitalità economica. Ma emergono pure la creatività e l'attività artistico-didattica negli anni in cui Mascagni era direttore del Liceo musicale "Rossini" di Pesaro, in una serie di narrazioni storiche: il primo regicidio della storia italiana compiuto nel 1900; la morte di Verdi nel 1901; i primi anni d'oro del secolo; la fine della melodia nel "canto per il canto"; l'America con i suoi grattacieli e la sua mania del colossale. Insomma, quanto di più vicino alla fanciullezza si possa rammentare, cioè l'ingenuità , il mondo giovanile di Mascagni, insieme ai capolavori dell'operista livornese, fra stornelli e brani strumentali, selezioni d'opere, che fra il XIX e XX secolo furono protagoniste e vennero diffuse fra le masse popolari di tutti i paesi del mondo portando prestigio all'Italia e al nostro melodramma. Ideazione e progettazione immagini: Emanuela Schivi. Illuminotecnica e costumi: Opera Giocosa Italiana. Luci: Enrico Bertato. Ingresso libero.