Quotidiano | Categorie: Informazione, Televisione

Perché la RAI censura la caccia in deroga in Veneto?

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 23 Novembre 2010 alle 23:05 | non commentabile

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Lac, Lega per Abolizione della Caccia - La trasmissione Agorà di RAI 3 taglia il servizio realizzato in Veneto sulla caccia in deroga e sui roccoli. Zanoni (LAC): "Chi ha voluto il taglio del filmato sull'uccisione dei piccoli uccelli migratori in Veneto ?"

Mercoledì 17 novembre scorso una troupe della trasmissione Agorà, guidata dalla giornalista Cinzia Torriglia, ha eseguito diversi filmati nella pedemontana del vicentino, tra i comuni di Castelvecchio, Altissimo e Valdagno, relativi alla caccia in deroga agli uccelli protetti e alla loro cattura con le reti da uccellagione.

La troupe è stata guidata da un gruppo di guardie zoofile dell'ENPA Vicentina che hanno effettuato alcuni controlli all'attività venatoria.
La RAI ha potuto filmare degli uccelli catturati nelle reti di un roccolo, uccelli che durante l'estrazioni dalle reti, come nel caso di un povero Merlo, emettevano uno straziante verso di angoscia.
Sono stati filmati i pallini da caccia che nel giro di soli tre mesi si sono accumulati nelle grondaie della Colonia per ragazzi Nove del Comune di Castelvecchio (l'ultima pulizia delle grondaie del tetto risale ad agosto di quest'anno), il tutto testimonianza del mancato rispetto delle distanze di sicurezza dalle case da parte di troppi cacciatori della zona.
Altre riprese hanno riguardato le migliaia di cartucce accumulatisi nei terreni dopo decenni di caccia.
Durante le riprese è stato filmato anche un Frosone appena abbattuto, specie protetta in tutta Europa ma cacciabile nella sola regione Veneto grazie al cosiddetto "Lodo Zaia", nonché l'intervento sanzionatorio delle guardie ENPA nei confronti del cacciatore che gli aveva sparato a circa 10 metri da una abitazione in violazione della norma che prevede una distanza di sicurezza di almeno 100 dalle case.
Il servizio doveva andare in onda oggi alle 10.30, ma tutti quelli che si sono sintonizzati appositamente su RAI 3 sono rimasti delusi, al posto delle immagini forti relative alla carneficina dei piccoli uccelli migratori e del far west delle doppiette in Veneto è stato mandato in onda un servizio sulla caccia al cinghiale in Toscana.
Il servizio sulla caccia in deroga durava solo quattro minuti e, anche se non visto, è stato comunque pagato dagli abbonati della RAI (per il servizio è servita un'intera giornata per il montaggio e una prima giornata di trasferta di un'intera troupe).
"Sono state tagliate immagini ben rappresentative della situazione di estremismo venatorio che da alcuni anni caratterizza la regione del Veneto, immagini che riguardavano: l'uccisione di specie protette cacciabili solo in Veneto grazie alla caccia in deroga, l'attività di uccellagione nei roccoli, i pallini di piombo nelle grondaie delle abitazioni che provano la violazione delle distanze di sicurezza dalle case". Queste le parole di Andrea Zanoni presidente della Lega per l'Abolizione della Caccia del Veneto.
Zanoni ha poi aggiunto: "A chi o a che cosa è dovuto il taglio del filmato sull'uccisione di piccoli uccelli migratori in Veneto ? Quelle immagini se trasmesse sarebbero state la prova delle accuse che da tempo andiamo facendo contro il presidente del Veneto Luca Zaia il quale, imperterrito, continua a consentire la caccia in deroga a specie di uccelli protetti in tutta Europa in spregio alle direttive comunitarie e alla sentenza di condanna dell'Unione Europea dello scorso 11 novembre contro le leggi del Veneto sulla caccia in deroga. A pensar male ci si azzecca ..."
Per chi volesse scrivere ad AGORA' per chiedere la messa in onda del servizio censurato o per protestare può scrivere una e-mail a: [email protected]  






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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