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Passante di Mestre e ambiente

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Agosto 2009 alle 16:31 | non commentabile

Adico. 28 agosto 2009   

Il Passante di Mestre è un'opera, mastodontica, grande; una predominante assoluta per la vita, per il respiro, per lo sguardo di grandi e piccini. Colate di cemento, strade, collegamenti, caselli, sovrappassi e sottopassi hanno invaso il panorama, divorato terreno, modificato le condizioni di vita per tante persone.
Dagli incontri tra il Sindaco di Martellago e Scorzè di questi giorni emerge soltanto la certezza che presto ci saranno altre strade, altre strutture, altro cemento per riempire tutte le aree marginali, tutti i triangoli rimasti come buchi neri sparpagliati tra gli interstizi di questa o quella bretella.
Ci si dimentica che il Passante è stato un opera che ha avuto un impatto devastante nel territorio e nei comuni interessati dal suo passaggio con gravi conseguenze sulla qualità della vita e della salute di tutti gli abitanti.
"Smog, polveri, inquinamento, per tutte quelle persone che abitano a ridosso dei 32 chilometri del passante di Mestre il rischio di ammalarsi di trombosi è del 50%" affermava l'architetto Fernando de Simone, la cui tesi è basata sui risultati di un recente studio del Policlinico di Milano su 1500 abitanti della metropoli qualche tempo fa.
E mentre oggi si continua a discutere di caselli, opere complementari, rotonde, sottopassi, circonvallazioni, ecc.. ci si dimentica delle "grandi opere incompiute" quali le opere di mitigazione ambientale, come il "Passante Verde"; condizioni alla quale i Comuni avevano posto dover essere realizzate prima di dare il consenso alla esecuzione della nuova arteria.
Un progetto che era stato presentato anche dalla Coldiretti provinciale di Venezia a Mestre, nella sede della Camera di Commercio, alla presenza di numerose autorità politiche: "Nelle nostre intenzioni, saranno protagoniste le aziende agricole che hanno sede lungo il tracciato del Passante di Mestre, le quali gestiranno e manterranno le aree verdi" aveva detto Giorgio Piazza, Presidente di Coldiretti Venezia.
"Un progetto unico, perché non si trovano esempi simili in realtà e neppure nella letteratura" aveva affermato l'Ing. Sebastiano Steffilongo, curatore e realizzatore del progetto con l'obiettivo di ricucire il territorio inevitabilmente tagliato in due dal Passante di Mestre; rispondere alle questioni lasciate irrisolte dal progetto del Passante di Mestre; la varietà dei paesaggi, che sono: barriera boscata, bosco planiziale, bosco urbano, colture arboree, siepi arboree, prati, zone umide e rete irrigua.
Il Passante verde aveva avuto il plauso della Regione Veneto; " un recupero dei valori della nostra terra, perché non è solo una barriera verde, ma va ad ampliare il paesaggio" aveva affermato l'assessore regionale Renato Chisso " un progetto avveniristico che va concretizzato subito".
Proprio un progetto unico ed avveniristico che risponde alle esigenze del territorio e dei cittadini soprattutto visto che non è stato realizzato e nessuno ne parla più, alle quali gli amministratori, privi di animo ambientale e di interesse alla salvaguardia della salute dei cittadini lo sottovalutano o fanno finta di essersi dimenticati.
Carlo Garofolini

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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