Quotidiano | Categorie: Vacanze

Parchi, presentato "Green Tour", itinerario naturalistico in bicicletta

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 26 Settembre 2011 alle 16:22 | non commentabile

ArticleImage

Regione Veneto - Si chiama "Green Tour": è un percorso naturalistico di circa 600 km che si snoda principalmente in Veneto, nei territori dei Parchi regionali del Sile, del Delta del Po e dei Colli Euganei, la Laguna di Venezia e i Colli Berici, ma abbraccia un contesto transregionale che coinvolge anche Emilia Romagna, con il Delta emiliano e Ferrara, e Lombardia, con Mantova e Parco del Mincio. L'obiettivo è di offrire ulteriori possibilità per una visitazione lenta e "vissuta" di ambienti e paesaggi di assoluto pregio, dove poter gustare anche i prodotti, la cucina e l'ospitalità di alta qualità espressi da questi territori.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina alla Fiera di Padova, nell'ambito di Expobici, il salone dedicato alla bicicletta, agli appassionati e ai campioni delle due ruote, dagli assessori ai parchi e al bilancio del Veneto, Franco Manzato e Roberto Ciambetti, affiancati dai responsabili dei Parchi regionali coinvolti nel Green Tour.
L'itinerario di Green Tour, promosso dall'Ente Parco Naturale Regionale del fiume Sile (per il quale era presente il presidente Alberto Magaton) per il ventennale della sua istituzione, si snoda lungo percorsi ciclabili e pedonali di valore, come la ex ferrovia Treviso - Ostiglia, i tracciati della Litoranea Veneta nella Laguna di Venezia, i tragitti lungo i fiumi Brenta, Adige, Muson, Sile, Livenza, Piave, Monticano. Di fatto esso diventa una sorta di grande pista circolare di circa 550 chilometri, alternabili con 390 chilometri navigabili. Per gli amanti della bicicletta, esso completerà l'offerta di nuovi grandi piste turistiche attrezzate dalla Regione per dare un ulteriore offerta alla sua economia dell'ospitalità, nella quale primeggia in Italia. "Contiamo di averlo pronto all'utilizzo per la metà dell'anno prossimo", ha affermato Manzato, mentre secondo Ciambetti "l'investimento necessario, che avverrà anche con fondi comunitari, porterà un ritorno economico certo in termini di nuova economia".
"Qualità della vita, utilizzo sostenibile e valorizzazione del territorio, sono le linee guida che ci siamo posti - ha fatto presente Manzato - e che continueremo a perseguire per dare più vita e più partecipazione alle aree naturali, la cui bellezza è anche effetto della presenza umana, evitandone l'abbandono e il degrado ma anzi valorizzandone le peculiarità e assicurandone così la conservazione". "Il progetto - gli ha fatto eco Ciambetti - interviene in un territorio dove convivono grandi patrimoni ambientali, storici e culturali, che costituiscono un asset fondamentale e un'importante risorsa economica, sia come elemento di attrazione turistica, sia come forma di differenziazione e di identità da proporre in un mercato sempre più globale".
La creazione di un sistema di turismo sostenibile transregionale si fonda inoltre sulla cooperazione tra regioni e richiede un allineamento ai programmi comunitari, mediante l'armonizzazione dei servizi offerti alla popolazione ed al turista, individuandone efficaci e razionali strategie infrastrutturali e gestione dei servizi. "Green Tour può quindi costituire una rete originale ed alternativa - ha concluso Manzato - per leggere un territorio straordinario che è anche stato culla di civiltà, che vanta siti Unesco, aree a parco e un sistema paesaggistico e produttivo frutto dell'equilibrio realizzato tra uomo, terra ed acqua. Di più: è pure patria d'origine di una enogastronomia e di una cucina eccellenti, delle quali oggi abbiamo voluto proporre un piccolo esempio con tre diversi risotti dio territorio, caratteristici del trevigiano, del Delta del Po e del veronese".

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Green Tour, Expobici





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network