"Occidente solitario" al teatro comunale

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 8 Gennaio 2013 alle 15:08 | non commentabile

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Teatro Comunale di Vicenza  -  Dopo gli spettacoli “formato famiglia” delle feste, prosegue al Teatro Comunale di Vicenza la programmazione della stagione artistica 2013 con il terzo appuntamento della rassegna Luoghi del Contemporaneo-Prosa.

In programma sabato 12 gennaio 2013 alle ore 20.45 nella Sala del Ridotto, “Occidente solitario” commedia nera di Martin McDonagh, nella traduzione di Luca Scarlini, interpreti Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Azzurra Antonacci, Massimo de Santis, regia di Juan Diego Puerta Lopez, una nuova produzione della compagnia teatrale napoletana Gli Ipocriti, sui palcoscenici della nostra regione dalla scorso dicembre. La messa in scena racconta un dramma familiare in cui il delirio e la stravaganza si intrecciano attraverso un umorismo eccentrico, cinico ed ironico.

La Stagione di Prosa del Teatro e la rassegna Luoghi del Contemporaneo-Prosa sono promosse e sostenute dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, responsabile della direzione artistica, con il sostegno di Estel, Fiamm e Develon come partner, AC Hotel Vicenza, Anthea Broker, Burgo Group, AFV Beltrame, Confcommercio, Immobiliare Olimpica, Inglesina, Palzileri, Gruppo Mastrotto e Cantina Colli Vicentini come sponsor e Il Giornale di Vicenza come media partner.

Due star del cinema e della televisione, Claudio Santamaria e Filippo Nigro, tornano alle tavole del palcoscenico; sono, nella cattolicissima Irlanda, due fratelli in lotta, tra litigi e piccole vendette, in seguito alla morte del padre; completano lo scombinato ménage un giovane prete, fragile e alcolizzato, e una ragazza, che vende whisky a domicilio. Sarà lei a far precipitare la situazione, spingendo involontariamente il prete a un gesto estremo. Un cinico spaccato di vita reale per una commedia nera venata di bizzarro umorismo. In “Occidente solitario” si assiste al continuo litigare dei due fratelli, Coleman e Valene (interpretati rispettivamente da Santamaria e Nigro), il cui padre è appena morto per un colpo di fucile. Valene è interessato unicamente alle sue statuine religiose e a bere whisky che gli viene fornito a domicilio dalla giovane “ragazzina”; Coleman pensa invece solo a mangiare e partecipa ai funerali del paese per mangiare a scrocco. Un giorno Padre Welsh, il parroco della comunità, trova nel lago il corpo di Thomas Hanlon che si è appena suicidato; Valene lo aiuta a tirarlo fuori, mentre Coleman, rimasto solo in casa, per dispetto distrugge tutte le statuine di Valene, gettandole nel nuovo forno. Padre Welsh è l’unico che prova a risolvere il rapporto conflittuale tra i due fratelli, ma i suoi consigli restano inascoltati. 
Padre Welsh, depresso a causa dell’odio tra i due, e con una scarsa autostima, scrive una lettera prima di suicidarsi, che consegna alla “ragazzina” per i due fratelli, in cui chiede loro di andare d’accordo, avvertendoli che il loro astio avrebbe avuto delle ripercussioni sulla sua anima. 
I due, credendo che la punizione possa avverarsi, decidono di provare a riconciliarsi; ne scaturisce una scena di confessione in cui, a turno, i due ammettono i torti che avevano segretamente commesso.

“Occidente solitario” è sicuramente una pièce originale, centrata sulle esistenze disperate dei quattro personaggi, ambientata in un piccolo villaggio irlandese, ma che potrebbe essere in ogni dove, costruita sui temi della crudeltà, delle dipendenze, ma anche dell’umorismo noir. Come ricorda 
Juan Diego Puerta Lopez nelle sue note di regia, la giusta chiave di lettura di questo testo ce l’ha indicata Samuel Beckett quando ha affermato: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.

Gli interpreti in scena sprigionano in scena un'energia contagiosa, dando ai loro personaggi una rabbia fisica che coinvolge lo spettatore in questo gioco al massacro senza soluzione né catarsi. I quattro attori giocano con abilità sul palcoscenico, pur provenendo e “abitando” maggiormente i mondi cinematografici e televisivi che li hanno resi volti noti.

La regia di Juan Diego Puerta Lopez, che firma questo lavoro, consegna alle scene italiane il talento del

drammaturgo inglese Martin McDonagh, autore teatrale di “The Leenane Trilogy” da cui “Occidente solitario” è tratto; autore di sceneggiature e regie cinematografiche, ha collaborato in più occasioni con l'attore Colin Farrel, e ha ricevuto l'Oscar nel 2006 come miglior cortometraggio con Six shooter  e il BAFTA (British Academy of Film and television Arts) nel 2008 con In Bruges - La Coscienza dell’assassino. 

Il lavoro teatrale italiano di Puerta Lopez si avvale delle musiche originali di Riccardo Bertini e dell’interpretazione. davvero riuscita, dell’intero gruppo di attori; le scene sono di Bruno Buonincontri, i 
costumi di Caterina Nardi
, il disegno luci di Sergio Ciattaglia.

Per la sua interpretazione in “Occidente Solitario” Filippo Nigro ha vinto il Premio Le Maschere del Teatro Italiano - edizione 2012 nella categoria Attore Emergente – Premio Banco di Napoli.

Per lo spettacolo “Occidente solitario” in scena al Ridotto sabato 12 gennaio 2013 sono disponibili ancora pochi biglietti; è attiva anche la promozione biglietti last-minute che consente ai giovani under 30 di comprare biglietti nella data dello spettacolo al prezzo speciale di 10,60 euro, sulla base dei biglietti disponibili in quel giorno.

I biglietti per gli spettacoli sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected] aperta dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30, martedì, mercoledì e giovedì anche il mattino dalle 10.30 alle 13.00), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza.

I prezzi dei biglietti dei Luoghi del contemporaneo-Prosa sono: 22 euro per il biglietto intero, 17 euro per il ridotto over 60 e il ridotto under 30.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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