Obblighi fiscali per le Associazioni Sportive
Venerdi 4 Dicembre 2009 alle 20:25 | non commentabile
CONI Vicenza
Adempimenti amministrativi ed obblighi fiscali per le Associazioni Sportive
La società di calcio giovanile Orsiana di Santorso è stata sanzionata con una multa di 200 mila euro
Saletta stipata all'inverosimile nella sede del CONI provinciale di viale Trento a Vicenza. Presidenti, segretari, amministratori, referenti e persino assessori allo sport (Romano Mendo di Piovene Rocchette) tutti ansiosi di conoscere quali nuove diavolerie abbia messo in atto l'amministrazione finanziaria dello stato per rendere la vita impossibile alle società sportive no-profit. Subito accontentati i quasi 300 convenuti per capire cosa significhi modello EAS tassativamente da compilare e trasmettere al CONI entro il 15 dicembre. Fatti gli onori di casa, il presidente del CONI Umberto Nicolai ha ammonito le società sportive le quali debbono comportarsi come gli enti con fine di lucro ossia con tanto di statuto, libri contabili, riunioni e via dicendo. Il fatto di essere dei volontari non è un pass-partout.
Al tavolo dei relatori con il dott. Andrea Menato, consulente fiscale del CONI, il dott. Paolo Maran ed il rag. Davide Ferrarin, referenti dell'Ufficio Fiscale dell'Ascom di Vicenza nel ruolo di paladini delle società sportive vicentine quindi il personaggio, fulcro della serata, il dott. Francesco Lanzafame, dirigente dell'Ufficio Accertamento della DR dell'Ufficio Imposte del Veneto che dal ruolo di "nemico" a fine serata è passato nell'altra fazione, quello di difensore delle società ASD (acronimo di Associazioni Sportive Dilettantistiche) vicentine ed il capitano Tommaso Commissione della GDF di Vicenza.
Oggetto del contendere il modello EAS, un prospetto di facile compilazione per il censimento delle società sportive e non comunque non commerciali e la ragione, come ha spiegato il dr. Lanzafame, è ovvia: "In regione abbiamo armadi pieni di documentazione relativa a società no-profit che dietro questo paravento svolgono attività lucrative aggirando gli obblighi fiscali - spiega chiaramente il dirigente dell'Ufficio Entrate - e mi viene da ridere ogni qualvolta ci passo davanti perché sono quasi tutti dei falsi. Ora con questo censimento dette società o si mettono in regola oppure vengono smascherate ed il censimento con il mod. EAS è la strada obbligata".
Qui nascono i problemi perché il modello è soltanto l'atto finale di una serie di incombenze obbligatorie per le società quali l'iscrizione al CONI, la redazione di uno statuto da depositare presso l'ufficio del registro, l'assemblea societaria ed il rendiconto finanziario a cadenza annuale.
Alcune società , poche stando a quanto emerso nella serata, e quelle come le società satelliti del Centro Sportive Italiano che si è mosso per tempo, possono dormire sonni tranquilli ma per le altre c'è veramente di che essere preoccupati. Ed a riprova che l'Amministrazione dello Stato non fa distinzioni, la testimonianza del presidente Pierluigi Faccin della società di calcio giovanile Orsiana di Santorso. La Guardia di Finanza di Schio dalla verifica dell'attività svolta ha comminato una sanzione pecuniaria di 200 mila euro, un mezzo infarto per il povero presidente: "Noi sul piano sostanziale ci siamo sempre comportati correttamente - ha spiegato Faccin - ma non c'è stato verso di far valere le nostre ragioni ed oltretutto abbiamo bussato alla nostra federazione trovandoci di fronte ad un muro. Ci sono stati vicini solo il sindaco di Santorso ed il CONI. Abbiamo preparato una memoria difensiva ed attendiamo con non poca apprensione il verdetto finale dell'Ufficio delle Entrate".
Colpo di scena. Il "nemico" dr. Lanzafame esce allo scoperto assicurando in prima personale di volersi interessare della delicata questione per trovare una soluzione tra gli applausi dell'assemblea.
Dai relatori l'invito di regolarizzare le rispettive posizioni che non comportano assolutamente alcuna nuova gabella ma è l'unica via percorribile per ripulire un settore, quello delle società non commerciali, dietro la cui facciata si cela una giungla di false attività di volontariato. "Andiamo a colpo sicuro - ha detto il capitano Tommaso Commissione della GDF di Vicenza - basta seguire la pubblicità su internet e sui giornali per scoprire che società no-profit gestiscono piscine, ristoranti o addirittura corsi di lingue come è emerso in una falsa società non commerciale di Cornedo".
Altro motivo di forte preoccupazione nelle società sportive dilettantistiche della provincia è il fatto che il termine ultimo di presentazione del modello, semplificato per quelle sportive, è irrevocabilmente stabilita per il 15 dicembre e che a tutt'oggi meno del 10% è in regola con la presentazione del modello EAS.
"Auspichiamo una deroga - ha detto il dr. Maran dell'Ascom che si è detta disponibile ad assistere le società che ne fanno richiesta". "Lo sapremo alle 23,45 del 14 dicembre ha ironizzato il dr. Lanzafame".
Poi il fuoco di fila delle domande da parte dei responsabili delle società con una sola certezza: "le società che si auto sostengono esclusivamente con i soli soldi degli associati possono dormire sonni tranquilli".
Giancarlo Marchetto