Nel segno di Haendel oggi gli organi storici del vicentino
Domenica 6 Novembre 2011 alle 23:42 | non commentabile
Conservatorio di Vicenza Arrigo Pedrollo - Era nel segno di Haendel oggi 6 novembre alle 20,45 il ventunesimo concerto del XIV Festival concertistico internazionale dedicato agli organi storici del vicentino. L'appuntamento era a Vicenza nella chiesa di San Gaetano di corso Palladio protagonisti il Coro Andrea Palladio e l'Orchestra Barocca Archicembalo Ensemble diretta da Enrico Zanovello. Di Haendel sono state eseguite due composizioni: l' Ode per il Giorno di Santa Cecilia per solisti (soprano Floriana Fornelli e tenore Matteo Mezzaro) coro e orchestra; e Il Coronation Anthem Zadok the Priest per coro e orchestra.
Il concerto ad ingresso libero è stato organizzato in collaborazione con il Conservatorio di Vicenza e l'Ufficio Diocesano Beni Culturali.
Nell'Ode dedicata a Santa Cecilia, un elogio della martire cristiana, e, più in generale, della musica, ogni singolo strumento ha come innalzato un inno di lode alla santa, evocando la trasformazione dell'Universo dal caos originale in armonia. Il coro di chiusura ha cantato la fine del mondo annunciata dalla tromba. Nella marcia centrale evidente il riferimento alla dichiarazione di guerra dell'Inghilterra alla Spagna del 1739. Il Coronation Anthem Zadok the Priest con il celebre inno encomiastico "God save the King" fu composto in occasione dell'incoronazione di re Giorgio II l'11 ottobre 1727 nell'Abbazia di Westminster. Il testo è di John Dryden. L'anthem è una composizione a più voci tipica del rito anglicano destinata a solennizzare cerimonie e avvenimenti. Ancora adesso il Zadok the Priest viene eseguito per l'incoronazione dei reali d'Inghilterra.
Fra le due composizioni un intermezzo organistico interpretato da Nicola Lamon ha proposto ancora di Haendel una ouverture dall'opera Sosarmes, e poi il concerto in fa maggiore di Vivaldi trascritto per organo da Johann Sebastian Bach.
Il Coro Andrea Palladio e l'orchestra Archicembalo Ensemble con il maestro Zanovello hanno appena presentato questo programma al Festival "Soli Deo Gloria" di Reggio Emilia riscuotendo ampi consensi, e lo riproporranno prossimamente al Festival internazionale di musica antica di Trento.
La rassegna, in questa quattordicesima edizione, prosegue il progetto iniziale di riscoprire l'organo antico in un territorio come il vicentino così ricco di strumenti storici costruiti da organari locali, e lungo un percorso musicale nei secoli. "La nostra provincia - spiega Zanovello - dimostra una sensibilità particolare verso questo genere di concerti. Inoltre, la presenza di oltre 100 cori garantisce un terreno particolarmente ricettivo per le proposte musicali con l'organo". La rassegna, di cui Zanovello è direttore artistico, continua a essere apprezzata e seguita. Fra l'altro nel 2002 al cd "Organi storici del vicentino" è stato conferito il premio "Coup dei coeur" dalla rivista belga "Magazine de L'orgue" e il giudizio "eccezionale" dalla rivista Musica. Nei precedenti appuntamenti in luoghi più o meno noti della provincia sempre alta la presenza del pubblico.