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Microinterruzioni di energia: incontro tra Confindustria ed Enel per soluzioni problema

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Gennaio 2011 alle 17:43 | non commentabile

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Confindustria Vicenza - Diminuire al minimo gli episodi di microinterruzioni e "buchi" di tensione dell'energia elettrica, che hanno effetti pesanti sulle aziende provocando il blocco dei macchinari e danni conseguenti alla produzione. Questo l'obiettivo di un incontro svolto a Palazzo Bonin Longare tra Confindustria Vicenza ed Enel, presenti per l'Associazione il delegato dell'Area energia Massimo Carboniero e il dirigente Franco Maitan e per Enel Roberto Zapelloni, direttore Divisione Infrastrutture e Reti per la Macro area territoriale Nord-Est, e Paolo Zaninello della Direzione Enel di Venezia.

Un confronto al quale hanno partecipato anche alcune aziende vicentine interessate al problema e che ha consentito di fare una verifica della situazione e di assumere impegni reciproci per migliorare il servizio di distribuzione dell'energia elettrica.
"Per le aziende vicentine le interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica sono una delle maggiori fonti di preoccupazione - spiega Massimo Carboniero -. I vuoti di tensione, che nell'uso domestico risultano pressoché impercettibili, creano invece grosse difficoltà agli impianti produttivi altamente automatizzati, che a causa degli sbalzi nell'alimentazione si arrestano improvvisamente provocando danni importanti alle imprese".
Le microinterruzioni sono provocate da vuoti di tensione o interruzioni della corrente elettrica di durata inferiore al secondo. I disagi sono in genere determinati da eventi atmosferici, da cortocircuiti o da una mancata manutenzione sulle linee e sulle cabine elettriche. A molte imprese queste "perturbazioni" costano care.
"Basti pensare ai processi automatizzati o alle macchine utensili, che vanno incontro al blocco degli stampi e alla perdita della produzione - osserva Carboniero -. Molte volte è necessario riprogrammare le macchine con costi aggiuntivi per i tempi morti e la mancata produzione. Quando l'alimentazione elettrica salta, anche se per una frazione di secondo, i danni possono ammontare a migliaia di euro".
A livello regionale e provinciale, hanno sottolineato i responsabili dell'Enel, la qualità del servizio è tra le migliori nel panorama nazionale.
"Va riconosciuto che l'Enel si sta impegnando nel miglioramento dei propri impianti - ha deto Carboniero -. Però il rischio per le aziende va aumentando perché i macchinari sono sempre più tecnologicamente avanzati e dunque sempre più sensibili anche nella loro alimentazione elettrica. Alcune microinterruzioni sono fisiologiche, ma l'introduzione di nuove tecnologie e una manutenzione programmata nelle linee elettriche aiutano ad attenuare il fenomeno. E' necessario che le linee Enel di media tensione, alle quali sono allacciate le imprese che hanno le maggiori criticità, siano ispezionate ulteriormente, anche per verificare in modo più approfondito lo stato di manutenzione delle cabine".
"E' un lavoro che stiamo facendo e raccogliamo l'invito a potenziarlo - ha spiegato l'ing. Zapelloni -. Si stanno installando nel territorio, veneto e vicentino, le bobine di Petersen, che consentono di ridurre in maniera rilevante il numero di interruzioni dovute ai cortocircuiti. Per la provincia di Vicenza abbiamo un piano di manutenzione che prevede una spesa di 1,3 milioni di euro all'anno, abbiamo un programma di ispezione delle linee e delle cabine e un sistema di analisi mirata per individuare i punti deboli sulla rete. E' in programma, inoltre, l'apertura nei prossimi anni di due nuovi impianti per potenziare la rete di distribuzione vicentina: nel 2011-12 entrerà in funzione una cabina primaria a Sovizzo e nel 2015 una cabina primaria a Nanto".
Anche le aziende però devono contribuire a migliorare il servizio, hanno osservato i dirigenti Enel: possono fare un'attenta manutenzione delle proprie cabine e degli impianti elettrici, perché i disturbi nella rete possono essere causati anche da una carente manutenzione delle cabine aziendali.
"Ognuno deve fare la sua parte - ha concordato Carboniero -. Noi sensibilizzeremo le imprese associate per segnalare l'esigenza di controllare in modo costante le proprie cabine. All'Enel l'impegno di investire nelle infrastrutture necessarie e di far ulteriori controlli sulle linee per migliorare l'efficienza della rete".

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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