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Maltempo, Conte: in crisi il sistema idrografico minore che non riesce a smaltire l'acqua in eccesso

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 4 Febbraio 2014 alle 18:51 | non commentabile

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Regione Veneto  -  "Rispetto a quanto avvenuto nel 2010, il maltempo nel Veneto ha messo in luce una criticità diversa: si sta allagando il sistema secondario dei corpi idrici e non è possibile smaltire l'acqua in eccesso verso i grandi fiumi perché sono già pieni. Stiamo quindi cercando di centellinare la quantità d'acqua da far defluire". E' quanto ha fatto rilevare l'assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte commentando, al termine dei lavori della giunta, la situazione di emergenza conseguente al maltempo che ha colpito il Veneto.

"L'ultimo mese - ha detto Conte - è stato pesante sul fronte delle precipitazioni. Ma il dato importante è che grazie alle opere realizzate fino ad oggi è stata data risposta alle possibilità di resistenza degli argini dei corsi d'acqua. Ricordo infatti a chi dice che finora non si è fatto niente che nel 2010 l'alluvione è stata causata da oltre trenta rotture arginali sul territorio regionale. Finora gli argini hanno tenuto".
"L'azione forte da fare nei confronti del governo - ha evidenziato l'assessore - è di tornare a chiedere di liberare dal Patto di stabilità le risorse destinate a far fronte al dissesto idrogeologico. Attualmente, infatti, anche in presenza di un piano di interventi, le risorse non potrebbero essere spese a causa di questi vincoli. Inoltre, per accelerare la tempistica rispetto all'emergenza ci vorrebbe un commissario con poteri speciali". Con le procedure ordinarie, ad esempio, per fare un bacino di laminazione servono anni.
Con riferimento alle opere utili sul piano della mitigazione del rischio, l'assessore Conte ha infine reso noto che è appena stato presentato da privati un progetto da cento milioni di euro in project financing per la pulizia dell'alveo del fiume Piave.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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