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L'Ulss 8 Berica richiama l'attenzione sul tema delle malformazioni

Di Comunicati Stampa Venerdi 3 Marzo 2017 alle 16:01 | non commentabile

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Ricorre oggi, 3 marzo, la "Giornata Mondiale dei Difetti alla Nascita", istituita per la prima volta nel 2015 da un gruppo di organizzazioni internazionali con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza globale su malattie in realtà molto diffuse (oltre 23 milioni di nuovi casi l'anno), ma ancora oggi sottovalutate. Rientrano in questa categoria infatti tutte le anomalie, strutturali e/o funzionali, del feto (cioè già presenti in utero), del neonato (evidenti alla nascita) e del bambino (dunque con manifestazioni tardive), o di origine congenita, o secondarie a fattori ambientali condizionanti la salute riproduttiva, o ancora derivanti da malattie della madre e del feto/neonato durante la gravidanza ed il parto.

Ricorre oggi, 3 marzo, la "Giornata Mondiale dei Difetti alla Nascita", istituita per la prima volta nel 2015 da un gruppo di organizzazioni internazionali con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza globale su malattie in realtà molto diffuse (oltre 23 milioni di nuovi casi l'anno), ma ancora oggi sottovalutate. Rientrano in questa categoria infatti tutte le anomalie, strutturali e/o funzionali, del feto (cioè già presenti in utero), del neonato (evidenti alla nascita) e del bambino (dunque con manifestazioni tardive), o di origine congenita, o secondarie a fattori ambientali condizionanti la salute riproduttiva, o ancora derivanti da malattie della madre e del feto/neonato durante la gravidanza ed il parto. E proprio per richiamare l'attenzione su questo tema, l'ULS 8 Berica ospiterà un convegno all'inizio di aprile dal titolo "Conoscere per intervenire: Difetti alla nascita e salute globale. Contesti e soluzioni a confronto". L'incontro, al quale prenderanno parte come relatori diversi specialisti dell'ULSS 8 Berica, ma anche dell'Università di Padova e dell'Università di Genova, vuole essere un'occasione di sensibilizzazione, partendo dall'impegno dei tre reparti dell'Ospedale di Vicenza - Ostetricia, Pediatra e Chirurgia Pediatrica - quotidianamente coinvolti, in maniera sinergica, in tutte le problematiche collegate ai difetti congeniti.
A organizzare il convegno sarà "Surgery for Children", onlus vicentina che da oltre vent'anni è impegnata nel promuovere la cura delle malformazioni congenite correggibili chirurgicamente, in paesi con "scarse risorse. A spiegare l'importanza del tema è il dott. Sergio D'Agostino, membro attivo del team della U.O.C. di Chirurgia Pediatrica e neonatale dell'ospedale berico e fondatore dell'Associazione "Surgery for Children" , di cui è tuttora responsabile operativo: «Si tratta di malattie diffuse in tutti i paesi del mondo, che coinvolgono trasversalmente 3 specialità: ostetricia, pediatria e chirurgia pediatrica, e la cui frequenza può essere almeno in parte ridotta aumentando le cure materne in gravidanza e rendendo più sicure le procedure del parto. L'attenzione nasce, oltre che dall'ampia diffusione di queste malattie, dall'impatto che esse hanno in termini di conseguenze a breve, medio e lungo termine sia sulla salute individuale della madre e del bambino (% di, mortalità e disabilità) e sia in ottica di salute pubblica (organizzazione sanitaria e costi sociali). L'esperienza di questi reparti, tutti dotati di tecnologia e professionalità molto avanzate, sarà messa a confronto con quella maturata da vari esperti di Salute Internazionale all'interno di progetti di Cooperazione Sanitaria in contesti a risorse limitate. L'obiettivo è quello di favorire riflessioni e stimolare sinergie per azioni a sostegno della salute materna- fetale e pediatrica, anche in quelle realtà dove i carichi di malattia sono alti e le opportunità di cure adeguate scarseggiano».
Nel mondo Occidentale sono gradualmente aumentate negli anni le risorse impegnate per la "protezione" della gravidanza, la diagnosi precoce in utero, il miglioramento delle cure perinatali, e lo sviluppo tecnologico diffuso, consentendo risultati importanti in termini di qualità globale delle cure materno-fetali e pediatriche.
Purtroppo però il 94% di tutte le nascite, le morti e le disabilità collegate ai "Difetti alla Nascita" sono concentrate nei paesi a basso e medio-reddito, dove la carenza di risorse (umane e tecnologiche) ed i difficili contesti socio-economici, non consentono la realizzazione di percorsi affidabili per la prevenzione e la cura delle malattie della madre e del bambino.
La consapevolezza di queste sempre più marcate disuguaglianze nella qualità della salute materno-fetale, ha spinto istituzioni internazionali, comunità scientifiche ed ONG ad accendere i riflettori su questi problemi, nel tentativo di promuovere strategie per -rafforzare la sorveglianza, -valorizzare la prevenzione, -implementare i servizi di diagnosi e cura (in gravidanza, durante il parto e nel periodo neonatale), e -stimolare la ricerca.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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