Lettera aperta ai simpatizzanti di sinistra.
Venerdi 10 Luglio 2009 alle 18:40 | non commentabile
Partito Socialista. 10 luglio 2009. Ore 17.47Â Â Â Â Â Â
Ora, cari compagni, le strada da percorrere sembra segnata: agire o morire...politicamente è ovvio.
Molti a sinistra si stanno ancora perdendo nella discussione se il processo di ricostruzione sia o non sia all'interno del PD e mentre ciò accade la destra consolida le sue posizioni. Ebbene non è il PD il luogo in cui la sinistra potrà essere ricostruita. Il PD, come sottolineano altri più titolati di me, è una formazione politica costituzionalmente, convintamente interclassista, mentre la sinistra deve dare autonoma rappresentanza politica al mondo del lavoro, sebbene globalizzato.
Se sinistra deve essere è ai lavoratori, ai loro bisogni, alle loro necessità che deve guardare. Deve contribuire alla creazione di un sistema economico europeo bilanciato in cui i lavoratori abbiano coscienza della loro comune condizione, consapevolezza delle proprie possibilità di partecipare e contribuire attraverso una propria autonoma rappresentanza politica.
E' necessario che la nuova sinistra si strutturi e si radichi in maniera tale da riequilibrare quel rapporto tra capitale e lavoro che ha visto il trionfo del neoliberismo trasfigurarsi in quella catastrofe che è l'attuale crisi economica. E' necessario che la nuova struttura sia luogo di dibattito, di incontro e scontro, di una dialettica che però sappia sempre raggiungere una sintesi politica condivisa dalla maggioranza, accettata e sostenuta anche dall'eventuale minoranza delle componenti come dei singoli. L'unità nelle battaglia, nelle proposte è l'unica chiave che potrà aprire la porta del consenso sulla strada dell'efficacia politica e sociale.
La nuova sinistra deve ripartire da qui. Deve trovare la sua ragion d'essere nella rappresentazione di una forza lavoro che ha coscienza del proprio essere parte autonoma ma inscindibile di un mondo del lavoro globalizzato. Deve contribuire a creare un sistema in cui si realizzi la redistribuzione del reddito, la compatibilità ambientale, gli investimenti sulla sanità e l'istruzione. Un mondo in cui ogni momento del rapporto necessario tra pubblico e privato debba essere ispirato dal bene comune, dagli ideali di uguaglianza e giustizia sociale che appartengono a noi tutti. Un bene comune che non si riduca alla propria localizzazione territoriale ma sia concepito come il bene degli altri.
E' necessario quindi un rapporto tra centro e sinistra in cui entrambi i soggetti collaborino costruttivamente nel rispetto dei loro diversi riferimenti ideologici e sociali. Un rapporto necessario che deve essere ristabilito e consolidato a tutti i livelli affinché la destra xenofoba e populista oggi al potere non possa più approfittare dell'assuefazione e dello stordimento sociale che portano al paradosso culturale che vede i lavoratori votare per i loro padroni, che vede il povero votare per chi rappresenta quella ricchezza costruita sul suo sfruttamento.
E' indispensabile che la sinistra ci sia affinché la salute che libera dall'incertezza del domani e l'istruzione che libera le menti dai legacci della paura e dell'assuefazione mediatica diventino priorità politiche chiare.
Blocco dei licenziamenti; lotta alle morti sul lavoro imponendo una reale responsabilità alle imprese; rifiuto della criminalizzazione dei migranti sostenendo una costruttiva integrazione; battaglia contro le destrutturazioni del Ministero dell'Istruzione proponendo una riorganizzazione che riqualifichi e potenzi l'esistente; opposizione all'anacronistica se non scriteriata politica del nucleare a cui Galan ha già aperto le porte del Veneto, costruendo una consapevolezza ambientale supportata da strutture compatibili ed efficaci. Sono molti gli argomenti con cui risvegliare le coscienze delle persone. E' necessario scegliere quali sostenere con forza e decisione.
Noi, attraverso questi temi, dobbiamo cercare di radicare la nuova struttura sul territorio scalzando quelle forze populiste che hanno saputo creare nelle masse l'illusione che essere contro sia utile a salvaguardare i propri personali interessi.
E' necessario però agire velocemente, con costanza, cercando di coinvolgere anche le strutture nazionali.
Le elezioni regionali sono solo un momento, ma importante. L'attuale Presidente della Regione ha già iniziato la sua campagna elettorale attaccando Variati, lanciando proclami e generici programmi. Dobbiamo rimanere spettatori della bizzarra gara politica che vedrà Galan ed un leghista (Tosi?) giocare a chi la spara più grossa? Possiamo assistere inermi allo spettacolo degli elettori veneti che sembrano voler credere a tutto pur di non confrontarsi con la realtà ?
Agire e non morire...per impedire che a Vicenza, in Veneto, in Italia ed in Europa la sinistra resti marginale, simulacro alla mercé di una destra in grado di agitarne le sembianze quando ha la necessità di compattare i propri elettori.
Fraterni saluti
Luca Fantò
Segretario provinciale Partito Socialista - PSE Â Vicenza
Via Linosa, 11
36100 Vicenza
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