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Le strategie per il made in Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 14 Aprile 2012 alle 04:03 | non commentabile

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Regione Veneto - "Il valore del Made in Veneto e del Made in Italy è di gran lunga superiore alla sua quantificazione sotto forma di PIL, perché produce ricchezza reale anche come immagine, qualità, tipicità e stile nel mondo. Dobbiamo tutelarlo lottando contro i prodotti tarocchi e nello stesso tempo qualificarlo e promuoverlo". Lo ha ribadito l'assessore alla tutela del consumatore e agricoltura del Veneto, chiudendo l'incontro promosso a Padova dal Consiglio veneto sulla lotta a contraffazione e pirateria.

"Contro il falso la lotta è senza quartiere - ha ribadito l'assessore - e come assessorato abbiamo promosso con le associazioni dei consumatori numerose iniziative che si concreteranno nei prossimi mesi anche sulle spiagge e nelle piazze della nostra Regione, mentre abbiamo realizzato corsi formativi per la polizia locale per insegnare come distinguere le produzioni taroccate e come operare nel contrasto ad un settore che non solo rovina l'immagine del prodotto regionale e nazionale, ma può essere pericoloso per chi l'acquista e alimenta un circuito economico oscuro in ogni punto del percorso: dalla tutela del lavoro alla distribuzione, dall'evasione fiscale al commercio spesso abusivo fino agli utili realizzati, che spesso alimentano la criminalità organizzata".
Nel settore agroalimentare, uno dei maggiori vanti del Veneto, che produce ed esporta la maggiore quantità di vino di qualità, il maggior numero di prodotti certificati DOP e IGP e che è secondo solo alla Toscana per numero di produzioni tipiche, "stiamo rafforzando tre strategie - ha fatto presente l'assessore - che riguardano il sostegno ai produttori nei percorsi di qualificazione e di certificazione dei prodotti di qualità; il coordinamento delle associazioni di consumatori (su questo fronte la Regione, insieme a Unioncamere e alle Associazioni stesse, sta costruendo il blog "Veneto Consumatori"); la diffusione della coltura e dell'informazione sul tema dei marchi, della loro contraffazione e sulla sicurezza dei prodotti".
"Ciò che davvero serve su questo fronte - ha concluso l'assessore - non è però solo una doverosa repressione lungo tutta la filiera, ma un controllo sociale diffuso che permetta di colpire sul nascere ogni tentativo di diffusione dei falsi".

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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