Quotidiano | Categorie: Fatti

L’abbigliamento formale è davvero necessario?

Di VicenzaPiù Giovedi 30 Agosto 2018 alle 10:49 | non commentabile

ArticleImage

È risaputo che non si può certamente giudicare una persona dall’abito che indossa; tuttavia, pare proprio che in certi ambienti lavorativi vestirsi in modo formale sia utile per fornire un’immagine sicura e professionale. Uno studio condotto presso il dipartimento di School of Management della Yale University ha provato che scegliere un abbigliamento adeguato al contesto lavorativo non è solo un modo per dare una buona impressione agli altri, ma anche una vera e propria esigenza psicologica della gente in carriera che aspira a sentirsi sempre sicura di sé.

Sempre secondo questo studio, il vestirsi in modo da sentirsi a proprio agio sul lavoro aumenta la produttività e la concentrazione del lavoratore. Un dirigente o un professionista che cura il suo outfit permette alle aziende di mantenere un alto livello di immagine, contribuendo a favorire la credibilità aziendale ed un incremento degli affari in termini di vendite e ricavi. Nella società in cui viviamo, l’apparenza conta ancora molto ed è inevitabile che la formalità generi rispetto, più facile da ottenere se coniugato ad un comportamento esemplare e ad un abbigliamento ben curato.

Accanto alla categoria degli uomini in carriera sempre attenti al ritorno d'immagine, c'è quella degli uomini che badano più alla sostanza che alla forma. Secondo il parere di questa categoria, l’outfit curato non influisce sulla capacità di svolgere bene il lavoro. L’argomento è stato trattato in alcuni dibattiti sull’opportunità di indossare o meno l’uniforme scolastica e, in sede di discussione, è stato dimostrato come le scuole sprovviste di divisa non siano peggiori rispetto a quelle in cui è obbligatorio indossarla. Ne consegue che le persone dovrebbero avere il diritto di indossare ciò che vogliono: indossare i pantaloncini delle migliori marche per lavorare non influisce sul rendimento a meno che non si svolga un lavoro per cui è strettamente necessario stare con le gambe coperte.

Il 60% delle persone sostiene la tesi dell’informalità e afferma di apprezzare il "Casual Friday", il venerdì all’insegna del relax radicato nella tradizione americana in cui è possibile recarsi in ufficio vestiti in modo più informale. Secondo voi è più valida la tesi che impone di arrivare in ufficio con un look rigoroso e costoso, firmato dai migliori stilisti internazionali oppure quella che incoraggia il lavoratore ad adottare uno stile più comodo e informale? Una cosa è certa: un outfit meno impegnativo è accessibile a tutte le tasche quindi, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, il vostro giudizio potrebbe essere condizionato da questo aspetto. Da parte nostra, reputiamo valide entrambe tesi purché l’abbigliamento rimanga sempre consono alle regole della morale comune.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network