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La GDF indaga sul caro pasta

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Dicembre 2009 alle 19:00 | non commentabile

ADICO

La GDF indaga sul caro pasta

Solo un mese fa il Tar del Lazio, che conferma le multe a 22 società alimentari che dominano il mercato italiano della pasta e che avrebbero creato un cartello sui prezzi. Le sanzioni toccano un massimo di 5 milioni di euro, per un totale di 12 milioni.
"Oggi si intuisce che quella stangata a questo punto si sta rivelando solo un anticipo" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
Lunedì la Guardia di Finanza ha perquisito le sedi delle maggiori produttrici di pasta, presentandosi alla porta di Barilla, De Cecco, Garofalo, Amato e Divella, oltre alla sede dell'Unione Pastai, l'associazione industriale di settore.
"Un'azione avviata su mandato della Procura di Roma che ha aperto il fascicolo sugli aumenti ritenuti ingiustificati dei prezzi della pasta dal 2007 a oggi, si parla di circa il 50% in più" si legge nella nota rilasciata dal presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Per i magistrati ancora una volta il sospetto che si sia formato un cartello dei più grandi produttori che agiscono in modo coordinato sui prezzi, con buona pace della concorrenza. Ecco perché la GdF ha sequestrato documenti, anche dell'associazione di categoria, che possano spiegare che cosa sia accaduto in questi anni e se c'è una giustificazione reale agli aumenti spropositati arrivati, ricordano consumatori e agricoltori, quando i prezzi del grano precipitavano (e stanno precipitando) a valori che stanno mettendo in crisi gli agricoltori.
Da parte loro i produttori si dicono sereni e assicurano totale collaborazione all'indagine, anche se per adesso si limitano a ricordare che la sentenza del Tar, che conferma l'accusa di cartello, è ancora oggetto di ricorso presso il Consiglio di Stato.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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