Incidente reattori nucleari in Giappone: aggiornamento tranquillizzante in Veneto
Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 19:01 | non commentabile
Arpav Veneto - L'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto continua a seguire l'evoluzione della situazione radiologica a seguito degli incidenti ai reattori nucleari in Giappone tramite la propria rete di monitoraggio della radioattività .
Il monitoraggio consiste nella determinazione del contenuto di ‘radionuclidi gamma emittenti' da ricaduta radioattiva (in termini tecnici ‘fall out') nel particolato atmosferico raccolto giornalmente a Verona, Vicenza e Belluno e nella misura in continuo della ‘dose gamma' (irradiazione complessiva in aria generata dai radionuclidi gamma emittenti) effettuata a Verona e Belluno. A questi controlli si è aggiunta la misura della deposizione umida a secca (‘radionuclidi gamma emittenti' associati all'acqua e alla polvere che ricadono al suolo) a Verona.
Sul particolato atmosferico giornaliero viene eseguita una misura rapida a fine prelievo per individuare con tempestività eventuali situazioni di attenzione radiologica. I rilievi sul prelievo effettuato dalla mattina del 29 alla mattina del 30 marzo non hanno evidenziato presenza di radionuclidi da fall out al di sopra dei limiti di sensibilità ordinari della metodica. Tramite misure prolungate sui campioni pregressi di particolato atmosferico è poi possibile migliorare la sensibilità analitica e determinare, se del caso, i livelli dei radionuclidi effettivamente presenti in tale matrice. Tracce di Iodio 131 erano state riscontrate nel particolato atmosferico raccolto lo scorso fine settimana (nelle tre stazioni regionali) e sono presenti anche nel campione prelevato dal 28 al 29 marzo, a Verona (0.00021 Bq/m3) e Belluno (0.00012 Bq/m3).
E' stata anche analizzata la deposizione umida e secca raccolta a Verona tra il 21 e il 29 marzo, riscontrando in essa presenza di Iodio 131 in quantitativi minimi (2.6 Bq/m2).
Va segnalato che, con riferimento alle tracce di Iodio 131 rilevate anche in altre regioni, gli organismi nazionali di riferimento di sanità e ambiente indicano che esse "non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario".
Gli esiti delle misure in continuo di dose gamma si attestano sempre sui valori del fondo ordinario di radiazione.
Si rimanda ai siti degli suddetti organismi nazionali di riferimento per gli approfondimenti:
Istituto Superiore di Sanità : http://www.iss.it/pres/focu/cont.php?id=1146&lang=1&tipo=3
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/