In luglio crollo dei prezzi alla produzione
Domenica 30 Agosto 2009 alle 13:28 | non commentabile
Adico. 30 agosto 2009Â Â Â
L'Istat rende noto che nel mese di luglio di quest'anno l'indice totale dei prezzi alla produzione industriale è diminuito dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 7,5% rispetto al luglio 2008, precisando che il calo tendenziale è il più ampio non solo da gennaio 2006, data di inizio della serie di dati confrontabili, ma addirittura da gennaio 1992.
"Incredibile come in Italia i prezzi alla produzione continuano a scendere mentre i consumatori pagano sempre di più" commenta laconico il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Nel complesso dei primi sette mesi dell'anno i prezzi sono calati del 4,7% (-5,3% mercato interno, -2,6% estero) rispetto allo stesso periodo del 2008. Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, i prezzi alla produzione hanno registrato variazioni annue negative per i beni di consumo (-0,9%), beni strumentali (-0,1%), beni intermedi (-7,4%) ed energia (-24,3%). Su base mensile mostrano variazioni negative i beni strumentali (-0,1%) e l'energia (-2,4%) mentre restano invariati i prezzi di beni di consumo e beni intermedi. Per quanto riguarda in particolare il mercato interno, l'indice al netto dell'energia ha registrato una variazione pari a +0,1% rispetto a giugno e un calo del 4% rispetto a luglio 2008. In base ai raggruppamenti di industrie, i prezzi sono diminuiti per l'energia (-23,5%), per i beni intermedi (-8%) e per i beni di consumo (-1,5%); variazioni nulle per i beni strumentali. Per quanto riguarda il mercato estero, la variazione tendenziale negativa dell'indice è frutto di una diminuzione del 3,5% per la zona euro (-0,2% su base mensile) e del 4,5% per la zona non euro (-0,3% rispetto a giugno). Anche per il mercato estero, l'energia è il raggruppamento in cui si è registrato il calo più forte dei prezzi (-30,7%); cali anche per i beni intermedi (-5,9%) e per i beni strumentali (-0,2%)
"In Italia i prezzi continuano a scendere mentre i consumatori pagano sempre di più.