Quotidiano | Categorie: Teatro

"Il fu Mattia Pascal" rielaborato da Tato Russo al comunale sabato e domenica

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 16 Febbraio 2012 alle 11:02 | non commentabile

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Teatro Comunale di Vicenza - Il cartellone della Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Vicenza propone un nuovo importante appuntamento con la scrittura dei grandi autori del Novecento, sabato 18 e domenica 19 febbraio alle 20.45 (stesso orario in entrambe le date): sarà in scena la rielaborazione teatrale di uno dei più celebri romanzi di Luigi Pirandello, "Il fu Mattia Pascal" (1904), una produzione di Tato Russo, che dello spettacolo firma anche la regia, interprete nel doppio ruolo di Mattia Pascal e Adriano Meis, scene di Tony di Ronza, musiche di Alessio Vlad, costumi di Giusi Giustino.

Lo spettacolo, al suo secondo anno di repliche, ha fatto registrare il tutto esaurito in tutti i teatri che lo hanno ospitato, riscontrando un notevole successo di critica e di pubblico grazie ad una una messinscena insolita e al lavoro prezioso di tutta la compagnia, formata da bravissimi interpreti, che ha consacrato questo spettacolo come il "capolavoro" di Tato Russo.
A Vicenza sono ancora pochi i biglietti disponibili, per le due date; dopo la tappa vicentina, lo spettacolo sarà a Verona al Teatro Nuovo.

 

"Il fu Mattia Pascal" ripropone l'annosa questione se la trasposizione teatrale possa tradire il testo letterario da cui prende origine; qui Tato Russo riscrive in commedia il racconto di Pirandello mantenendo lo stesso linguaggio drammaturgico. Mattia Pascal è interpretato superbamente dal grande attore e regista, nel doppio ruolo di Mattia Pascal e di Adriano Meis, altra personalità del Pascal; gli altri personaggi concorrono alla sua vicenda, si rincorrono nella storia, interpretata da identità e personaggi diversi, quasi a scegliere di non chiarire per niente, la distinzione tra i vari aspetti della realtà.

Si tratta di una messa in scena insolita e di grande potenza emozionale, sempre giocata sul sottile confine tra verità e apparenza; e così, come il protagonista del romanzo di Pirandello inizia il suo viaggio attraverso i vari modi d'apparire di se stesso a se stesso e agli altri, il viaggio tra gli intrighi di una vita moltiplicata all'infinito impedisce, tra convenzioni e compromessi, di capire chi siamo veramente.
Morire per vivere una vita diversa; scoprire la propria vera identità al di là delle convenzioni che ci hanno formato, abbandonando le esteriorità per tentare una scoperta definitiva del proprio io.
Questo il viaggio di Mattia Pascal, nell'abisso della contraddizione tra essere e apparire, nello spettro infinito delle rassomiglianze; Mattia e i suoi coinquilini della storia muoiono tutti per rincontrarsi identici nella storia di Adriano Meis e rivivere poi in quella nuova di Pascal.


Se la regia è e deve essere un progetto organizzativo di parole pensieri e opere, di uomini e tecniche di comunicazione, mi è parso questa volta che uno spirito guida aleggiasse sulle soluzioni e sulle suggestioni volta per volta ricreate: i fantasmi del racconto si sono incontrati certamente con i fantasmi del teatro e gli attori hanno incominciato a viaggiare con grande naturalezza tra personaggi e maschere. Non mi resta da spiegare altro. Spero che l'intuizione che è alla base della regia e della riscrittura sia colta come un dato non mistificatorio ma perfettamente aderente alla realtà del racconto.
(dalle Note di regia di Tato Russo)

Ad accompagnare Tato Russo in scena una squadra di attori di grande livello: Katia Terlizzi, Renato De Rienzo Marina Lorenzi, Massimo Sorrentino, Francesco Ruotolo, Sarah Falanga, Francesco Acquaroli, Carmen Pommella, Antonio Rampino e Giulio Fotia.

Tato Russo è un grande artista napoletano: regista, drammaturgo, poeta, musicista, attore, ha contribuito al rilancio del teatro a Napoli lavorando alla creazione di circuiti teatrali e alla riapertura del Teatro delle Arti, del Teatro Diana e del Teatro Bellini di Napoli, di cui è stato direttore artistico per oltre 20 anni. Ha interpretato, curato la regia, e riscritto tantissime opere rappresentate poi con grande successo di pubblico (Sogno di una notte di mezza estate, Amleto, L'opera da tre soldi, Socrate immaginario e tante altre). Con la sua compagnia ha girato il mondo partecipando anche a molti festival internazionali.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected]), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. I prezzi dei biglietti: intero 28 euro, ridotto over 60 - 22 euro, ridotto under 25 - 14 euro; i prezzi dei biglietti per gli spettacoli dei Luoghi del Contemporaneo: intero 22 euro, ridotto over 60 - 17 euro, ridotto under 25 - 17 euro.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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