I carabinieri informano: sgominata baby gang a Camisano Vicentino
Mercoledi 2 Maggio 2012 alle 13:43 | non commentabile
A seguito di indagini relative al furto di ciclomotore Mbk nitro 50cc di proprietà di un 17enne cittadino kossovaro, regolare in Italia, incensurato, studente, avvenuto in Camisano Vicentino il 17.06.2011, la locale stazione carabinieri ha denunciato alla procura della repubblica presso il tribunale dei minorenni di Venezia i sottonotati soggetti minorenni:
• un ragazzo classe 1994, residente a Camisano Vicentino, cittadino albanese regolare in italia, studente, pregiudicato per ricettazione;
• un ragazzo classe 1994, residente a Camisano Vicentino, cittadino marocchino regolare in italia, studente, pregiudicato per furto;
• un ragazzo classe 1997, residente a Camisano Vicentino, studente, cittadino albanese regolare in italia, incensurato;
• un ragazzo classe 1994, residente a Camisano Vicentino, studente, cittadino rumeno, incensurato;
• un ragazzo classe 1996, residente a Camisano Vicentino, cittadino boscniaco regolare in italia, studente, incensurato;
• un ragazzo classe 1996, residente a Camisano Vicentino, studente, cittadino rumeno, incensurato.
I medesimi sono ritenuti responsabili in concorso tra loro del furto del predetto ciclomotore, dal quale successivamente asportavano vari pezzi che rivendevano, e del conseguente danneggiamento delle carene e del telaio. In data 17.10.2011 il telaio danneggiato veniva rinvenuto dai carabinieri della stessa stazione in Camisano nei pressi dell'abitazione di uno degli indagati.
Le indagini sono state facilitate dalla spontanea presentazione in caserma di un altro minorenne, classe 1995, residente a Longare, studente, cittadino marocchino regolare in italia, incensurato, il quale escusso a sommarie informazioni alla presenza dei genitori riferiva elementi utili alle indagini tali da addebitare il fatto reato ai suindicati indagati.
Nel corso dell'escussione il medesimo riferiva anche di essere stato vittima di una truffa continuata e di un' estorsione posta in essere dal leader del sodalizio criminale, il primo della lista di cui sopra. In particolare lo stesso, intenzionato ad acquistare un cellulare iPhone dallo stesso ragazzo albanese, del valore di euro 150, aveva in più occasione versato denaro allo stesso non venendo pero in possesso del telefono. Alle rimostranze della parte lesa l'albanese, oltre a minacciarlo di morte in più occasioni asserendo di conoscere cittadini albanesi in grado di aiutarlo, lo minacciava di riferire agli organi di polizia del suo coinvolgimento nel suddetto furto del ciclomotore del quale gli inviava alcuni mms ritraenti il mezzo in parola, vantandosi di essere l'autore del furto ed inoltre lo invitava sul luogo del rinvenimento mostrandogli tale mezzo. In quell'occasione erano presenti tutti gli indagati.
Impaurito dell'eventuale suo coinvolgimento e delle continue minacce, il giovane marocchino di longare, effettuando più prelievi con la tessera bancomat della madre, consegnava in varie occasioni la somma totale di € 2.000 all'albanese.
Tutti gli indagati venivano convocati presso la stazione di Camisano Vicentino alla presenza dei loro genitori ed escussi sulla vicenda del furto del ciclomotore. I medesimi fornivano versioni di comodo discordanti tra loro, e in un secondo momento solamente uno di loro, il secondo della lista, ammetteva le proprie responsabilità fornendo ulteriori elementi utili all'attribuzione di esatte imputabilità in ordine alla vicenda, indicando l'albanese come capo della baby gang.
Sono in corso ulteriori accertamenti volti ad appurare la presenza di altri episodi di grave bullismo posti in essere dal gruppo ai danni di altri ragazzi.