Gioco illegale: a Roma il 15% del totale nazionale, Pd chiede maggiori controlli
Mercoledi 1 Febbraio 2012 alle 16:52 | non commentabile
Agipronews - Dal 2003 al 2010 le sale da gioco a Roma, come riporta Agipronews, sono cresciute del 304%. Al momento, nella capitale, sono più di 300 le sale autorizzate per un totale di 50mila slot installate. Nonostante questo, il gettito erariale, nello stesso periodo, è diminuito dello 0,3%. Sono i dati rivelati dal Silp Cigl di Roma (il sindacato dei lavoratori della polizia).
"Numeri che ci fanno capire chiaramente come la criminalità organizzata sia inserita in questo mercato - ha spiegato ad Agipronews Gianni Ciotti, segretario generale Silp Cigl di Roma, a margine della conferenza stampa del Pd sulla sicurezza nella capitale - Questi apparecchi, secondo la legge, dovrebbero restituire l'87% dei ricavi in vincite ai giocatori, e il restante 13% viene diviso tra il gestore e i Monopoli di Stato. La criminalità tende a modificare questi apparecchi per far sì che solo il 50% degli incassi venga restituito in vincite, con un'evasione totale delle tasse". Il gioco illegale a Roma vale 1,5 miliardi e, secondo Silp-Cigl, rappresenta il 15% del totale nazionale. "La malavita ricicla denaro della droga comprando questi apparecchi e imponendo ai bar l'utilizzo di queste slot modificate - ha proseguito Ciotti - Non siamo in grado di quantificare il numero di apparecchi modificati a Roma, ma sono numerosi. Dal 2006 ad oggi, inoltre, sono state decine le sale totalmente illegali sequestrate dalla Squadra Mobile in città . A questo giro d'affari si aggiunge quello dei siti '.com', illegali in Italia ma consentiti in Europa, che, a loro volta rappresentano un sistema non controllato sul territorio. Tutti questi fattori generano un'enorme evasione fiscale". Il Pd, a Roma, ha proposto una maggiore regolamentazione delle sale. "Vogliamo che ci siano maggiori controlli e il settore sia maggiormente regolamentato - ha spiegato Dario Nanni, Consigliere Comunale del Pd - Quello che dovrebbe essere un puro divertimento soggettivo è, purtroppo, immischiato al racket e al riciclaggio di denaro sporco. Attendiamo una delibera comunale che agisca proprio per una maggiore sicurezza del settore".