Gioco d'azzardo, Sbrollini: governo chiarisca poteri questura su rilascio licenze
Giovedi 17 Maggio 2012 alle 16:33 | non commentabile
On. Daniela Sbrollini, Pd - Interrogazione a risposta scritta
Al Ministro dell'Interno, Dall'on. Daniela Sbrollini Per sapere, premesso che: Con propria circolare, indirizzata nei scorsi giorni alle Questure di tutta Italia, il Ministero dell'Interno ha ribadito come il Questore sia l'unico soggetto abilitato a rilasciare licenze per l'attivazione degli apparecchi di video lotteria (slot VLT) e come la stessa Questura abbia la facoltà di disattendere le eventuali restrizioni imposte dagli amministratori locali con appositi regolamenti;
Con tale atto, si ribadisce che le attività subordinate alla licenza del Questore possono essere sottoposte solo a restrizioni derivanti da leggi statali e da prescrizioni di polizia attinenti la salvaguardia dell'Ordine Pubblico; La novità dell'atto di indirizzo è nella istruzione operativa demandata ai Questori, ai quali si ricorda di agire sempre nella veste di tutori dell'Ordine e non di amministratori del decoro, del turismo, del consenso popolare verso questo o quel tipo di attività economica; secondo molti amministratori locali, che avevano dotato i loro comuni di appositi regolamenti per tentare di inserire in una cornice di organizzazione locale, un'attività che, per sua natura, ha aspetti controversi, l'ultima circolare del Ministero, e, in generale, tutta la linea tenuta sulle norme che autorizzano l'installazione di video lotteria, si presta ad alcuni rischi, e sta alimentando non poche preoccupazioni; Si profila, in particolare, il rischio che le Questure, dovendosi attenere strettamente al proprio ruolo, non possano far riferimento alle norme locali, così che tutti gli sforzi compiuti finora sui territori rischino di essere vanificate; la Circolare mette in evidenza una carenza normativa generale, e fa scaturire alcuni interrogativi: se il Questore è l'unico abilitato a rilasciare autorizzazioni, dovendosi però attenere solo ai criteri della sicurezza e dell'ordine pubblico, a chi va la competenza per quanto riguarda gli indubbi aspetti sociali e quelli sulla salute, che riguardano attività di questo tipo? Le indicazioni contenute nella Circolare, e, in generale, la carenza normativa, rischiano di chiudere l'unico percorso che finora si era potuto intraprendere per tentare di regolamentare in qualche modo a livello locale questo fenomeno; dal Ministro, se è conoscenza delle criticità sopra esposte, e se non si rende necessario, ad avviso del Governo, un intervento normativo generale che affronti il tema anche sul versante della sua rilevanza sociale e sanitaria, coinvolgendo gli enti locali e affidando maggiori poteri ai sindaci, attualmente di fatto privati di qualunque strumento per intervenire in una vicenda che ha fortissime implicazioni sulla vita delle comunità locali.