Get The Blessing Quartet a Vicenza Jazz lunedì
Domenica 13 Maggio 2012 alle 10:16 | non commentabile
Vicenza Jazz - Un'altra proposta musicale di grande personalità è in programma lunedì 14 maggio al Panic Jazz Cafè Trivellato, all'interno della Basilica Palladiana. Nell'ambito del festival New Conversations - Vicenza Jazz il jazz club gestito da Luca Berton propone oggi il quartetto Get The Blessing, grande rivelazione del jazz rock anglosassone: Jake McMurchie (sax), Pete Judge (tromba), Jim Barr (basso el.) e Daisy Palmer (batteria). Il concerto inizierà alle 22:30 e sarà preceduto da una Jam Session (alle ore 21:30). L'ingresso è gratuito.
Il festival New Conversations - Vicenza Jazz 2012 è organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con Aim Vicenza e Trivellato Mercedes Benz, con il concorso della Fondazione Cariverona, con la partecipazione dell'associazione Panic Jazz Club, il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, oltre che con il sostegno di Confcommercio Vicenza e molti altri sponsor fra i quali Aquila Corde.
I pesi massimi del jazz rock inglese: i Get The Blessing producono musica nella cui eterogeneità confluiscono Ornette Coleman e trip hop, la scena di Canterbury e il krautrock. Qualcuno, non sapendo più come classificarli, li ha etichettati alla voce ‘punk jazz'. Ma la cosa è riduttiva perché il quartetto di Bristol possiede l'imprevedibilità , e l'appeal, di una colonna sonora morriconiana. Attivi da oltre dieci anni e con alcuni dischi su etichetta Candid (tra i quali All Is Yes, album dell'anno ai BBC Jazz Awards del 2008), i Get The Blessing hanno fatto dei contrasti più estremi la loro parola d'ordine. Le musiche dell'ultimo album OCDC, sovrappongono melodie all'unisono dall'aspetto espansivo e giocoso a ritmi in cui abbondano i riff martellanti.
Non da ultimo, i Get The Blessing si fanno notare per un look tra ortodossia e ribellione: camicia bianca e abito grigio scuro sono la loro divisa ufficiale, ma nei videoclip e nei servizi fotografici nascondono la testa dentro sacchetti di carta colorata.