Domenica l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza di scena a Cesena
Giovedi 14 Febbraio 2013 alle 17:05 | non commentabile
Teatro Olimpico di Vicenza - L'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, prestigiosa formazione orchestrale vicentina con oltre 20 anni di attività , direttore artistico il maestro Giampaolo Bisanti, si presenta al Teatro Bonci di Cesena, per un concerto bachiano di grande interesse, pianista solista e concertante il maestro Andrea Bacchetti, già enfant prodige, attualmente uno dei maggiori interpreti di Bach a livello mondiale.
Il Concerto, in programma domenica 17 febbraio alle ore 21.00 è inserito nell'ambito della Stagione Concertistica del Teatro Bonci e vede protagonista, per la prima volta a Cesena, l'Orchestra del Teatro Olimpico, di casa nel celebre gioiello palladiano di cui porta il nome e ben nota anche al di fuori del territorio veneto, grazie a collaborazioni internazionali con solisti e direttori di chiara fama, oltre che per esibizioni concertistiche in Italia e all'estero.
Il programma prevede l'esecuzione di quattro concerti del corpus bachiano, il BWV 1055 in La Maggiore, il BWV 1054 in Re Maggiore e il BWV 1058 in Sol Minore, nella prima parte; si tratta di tre capisaldi dell'opera del grande compositore tedesco tratti da una raccolta di 13 Concerti per Clavicembalo, archi e basso continuo; dal ‘900 è diventata consuetudine la loro esecuzione con il pianoforte, strumento che trasmette un suono più "romantico" e corposo rispetto la clavicembalo. In queste composizioni Bach lavorò con estrema meticolosità alle parti solistiche, talmente raffinate da renderle uniche nel loro genere per costrutto musicale e originalità compositiva.
Il primo Concerto, il BWV 1055 in La Maggiore è sicuramente un lavoro maturo e molto elaborato; il secondo Concerto, il BWV 1054 in Re Maggiore, rappresenta una trascrizione molto fedele del Concerto per violino BWV 1042, abbassato di un tono per evitare un Mi5, nota che probabilmente mancava alla tastiera del clavicembalo usato da Bach.
L'ultimo Concerto della prima parte, il BWV 1058 in Sol Minore, è probabilmente il primo tentativo di Bach di scrivere un concerto completo per clavicembalo; sembra però che il maestro non fosse troppo soddisfatto di questo lavoro; la strumentazione è infatti meno equilibrata rispetto agli altri concerti, in quanto la fitta scrittura orchestrale rende meno comprensibile la parte del clavicembalo.
Nella seconda parte del Concerto l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza di domenica 17 febbraio, sarà eseguito il celebre Concerto Brandeburghese n. 3 in Sol Maggiore BWV 1048. Tratto dall'omonima Raccolta è probabilmente alcuni dei Concerti più eseguiti e conosciuti nella storia della musica. Questa composizione ha come elemento caratterizzante l'equivalenza, in termini di importanza. degli strumenti: non più episodi solistici alternati a momenti d'insieme, o un trattamento "concertante" di coppie di strumenti, ma blocchi orchestrali che annullano le differenze tra le parti. La stessa forma dell'opera è assolutamente originale: non più tre ma due movimenti, il secondo dei quali diviso in due parti come le arcaiche "sonate da chiesa".Â
Il Concerto è indubbiamente il più travolgente dei Brandeburghesi, con momenti di intenso lavorio ritmico ed elaborato tessuto contrappuntistico; tra le due parti del secondo movimento Bach ha collocato un "cadenza" frigia, ovvero un episodio privo di riferimenti tematici ed elementi formali, una specie di improvvisazione. E proprio questa cadenza diventerà nella forma concertistica pre-romantica e romantica, il momento solistico per eccellenza, una finestra virtuosistica affidata all'esecutore e sganciata dal resto del componimento, quasi sempre scritta dall'autore ma talvolta affidata all'improvvisazione del solista; nel caso del Concerro Brandeburhese n. 3, quasi una pausa d'attesa tra le due metà del movimento, in forma di adagio e liberamente improvvisata.
Direttore e solista dello spettacolo è Andrea Bacchetti, uno dei più eccentrici, poliedrici e versatili artisti Italiani. Genovese, nato nel 1977, Bacchetti è annoverato fra i migliori interpreti del panorama pianistico internazionale. Cresciuto con leggende come Karajan, Magaloff, Baumgartner, Berio, ha debuttato a 11 anni con i Solisti Veneti e da allora suona in un "crescendo in continuo" in tutto il mondo. Collabora con R. Filippini, D. Nordio, con i Quartetti Prazak, Ysaÿe, di Cremona, della Scala. Suoi concerti sono trasmessi da RadioTre, BBC Radio3 (UK), ORF (Austria), Radio France, RSI e DRS2 (Svizzera), Radio della Nuova Zelanda, RNE (Spagna) MDR Lipsia, CBC Radio 3 (Canada),Poiskm (Russia). Il suo CD Andrea Bacchetti plays Bach ha ottenuto il prestigioso riconoscimento BBC Music Magazine CHOICE, Disco del Mese.