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Costa Concordia: gli speleosub veneti scandagliano le acque verso l'isola

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Gennaio 2012 alle 22:57 | non commentabile

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Soccorso Alpino e Speleologico Veneto - Quest'oggi nuovi movimenti della Costa Concordia hanno fatto scattare l'allarme sicurezza e tutto il personale impegnato nelle ricerche, sia nella parte aerea, che in quella sommersa del relitto, è stato fatto allontanare. Sono state sospese così le nuove perlustrazioni previste per oggi all'interno della nave. Sta invece proseguendo il supporto alle operazioni degli speleosub veneti, che si stanno immergendo per scandagliare la zona di mare compresa tra il relitto e la costa dell'isola del Giglio.

Arrivati in 7 lunedì, gli speleosub della VI Delegazione del Soccorso alpino e speleologico Veneto - quattro veronesi, due vicentini, un trentino - il primo giorno non hanno potuto operare poichè lo spostamento del relitto aveva obbligato la direzione delle operazioni a evacuare la nave. Ieri gli incursori della marina hanno aperto tre varchi sulla linea del bagnasciuga della Costa Concordia, facendo esplodere delle microcariche a prua, a poppa e nel centro. "Ogni varco è stato affidato a una squadra - spiega Giuseppe Minciotti, coordinatore degli speleosub veneti - a noi è toccato quello centrale. Siamo scesi in due riprese e ci siamo trovati in una tromba di comunicazione tra l'ultimo piano della nave e quello inferiore, largo 5 metri e lungo una quarantina. La visibilità era nulla. Non riuscivi a vederti la mano". Forse a causa del rimescolamento di oggetti e sostanze, e del pulviscolo in sospensione, in quel punto non era possibile vedere niente, rispetto ai venti metri di visibilità all'esterno del relitto. "Impensabile avanzare alla cieca. Appoggiati gli autorespiratori, ci siamo mossi a pelo d'acqua e abbiamo raggiunto la zona del teatro, verso prua, e il locale della piscina. Lì non abbiamo potuto proseguire perchè le porte tagliafuoco erano abbattute", continua Giuseppe Minciotti. La ricognizione si è conclusa ieri dopo le 19, con l'auspicio di poter immergersi oggi in altri compartimenti, dove magari le condizioni di visibilità fossero accettabili. Questa mattina però gli incursori della marina erano pronti ad aprire nuovi varchi sullo scafo, quando sono stati fatti rientrare per nuovi movimenti della Costa Concordia e nessuno è rimasto sul relitto. Quattro speleosub veneti resteranno all'isola del Giglio almeno fino a domani.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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