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Convegno Master in Biotecnologie per l'Impresa

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 26 Aprile 2010 alle 14:32 | non commentabile

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Fondazione CUOA  - Il trasferimento tecnologico è un'attività essenziale per valorizzare e diffondere i risultati della ricerca scientifica. In Italia è anche uno strumento per ridurre le distanze tra ciò che si fa nei laboratori delle Università e dei centri di ricerca e ciò che serve alle attività di ricerca e sviluppo delle imprese.

Il convegno Getting Opportinities! Best practices nel trasferimento tecnologico, evento all'interno del Master CUOA in Biotecnologie per l'Impresa, riunisce attorno a un tavolo istituzioni, operatori, ricercatori e scienziati, che su questo tema hanno realizzato una virtuosa collaborazione.

Apriranno il convegno (il 27 aprile, ore 16.30, Fondazione CUOA, Villa Valmarana Morosini, Altavilla Vicentina) Giuseppe Caldiera, Direttore Generale Fondazione CUOA, Sergio Daolio, Direttore Istituto IENI-NR e Presidente Area di Ricerca CNR Padova e Tullio Pozzan, Direttore Istituto di Neuroscienze CNR. Alle 16.45 Economia e management delle Scienze-Based Firms, a cura di Paolo Gubitta, Direttore Scientifico Area Management MABIT e professore associato di Organizzazione Aziendale, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Padova.
A seguire, il cuore del convegno, Best Practices nel Trasferimento Tecnologico. Interverranno: Pietro Busnardo, General Partner, Innogest, Venture Capitalist, Italo Candoni, dirigente Direzione Sviluppo Economico, Ricerca e Innovazione della Regione Veneto, Matteo Daste, Founder, BAIA - Business Associaton Italy America, Giovanni De Ceglia, General Manager, Molecular Stamping, Paolo Gesess General Partner, 360° Capital Partners, Venture Capitalist.
Da più parti si dice, a ragione, che il potenziamento del trasferimento tecnologico avrà benefici effetti sulle strategie di sviluppo delle imprese, sulla capacità di attirare cervelli (o di farli rientrare), sulla qualità della vita sociale e culturale.
Il successo delle politiche a sostegno del trasferimento tecnologico non si improvvisa. Servono istituzioni disposte a mettere le proprie risorse e competenze al servizio di un'attività, la formazione, che non dà frutti immediati, ma che è in grado di incidere in modo rilevante sulla qualità del capitale umano e sulle traiettorie di sviluppo di un territorio. Servono operatori capaci di valutare la bontà delle idee innovative, di supportare ricercatori e scienziati nella delicata fase di passaggio dall'invenzione all'innovazione, sia tutelando la proprietà intellettuale, sia finanziando le idee più promettenti, che a volte sono anche le più rischiose. Servono ricercatori e scienziati capaci di scoprire. L'Italia ne ha, ma a volte non riesce a valorizzarli o a portarli a maturità e visibilità in tempi ragionevoli.
Il Master in biotecnologie per l'impresa (MABIT) è un percorso formativo finanziato dalla Regione Veneto e proposto in collaborazione da ISIB - CNR, Istituto di Ingegneria Biomedica Padova e Fondazione CUOA. Forma esperti nell'applicazione delle biotecnologie per i settori agroalimentari, chimico - farmaceutico, diagnostico e ambientale, con un portafoglio di competenze specializzate nella soluzione di problemi di gestione e in grado di applicare e trasferire conoscenze biotecnologiche per i fini produttivi delle imprese.

 






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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