Convegno Acli socio-politico, aggregazioni laicali domenica su: "A servizio del Paese"
Venerdi 16 Novembre 2012 alle 10:07 | non commentabile
Acli Vicenza -  Il tema è: "A servizio del Paese: i cattolici tra voglia di protagonismo e rischio di irrilevanza"
Domenica 18 novembre 2012 a partire dalle ore 9.30 al Palazzo delle Opere Sociali e Cattoliche di Vicenza, in piazza Duomo n. 2, il presidente nazionale Acli e portavoce del Forum del Terzo Settore, prof. Andrea Olivero, sarà tra i relatori dell'annuale convegno socio-politico organizzato da Acli, Azione Cattolica, Agesci e Cif provinciali, Csi ed Ucid in collaborazione con la Consulta delle Aggregazioni laicali.
sul tema: "A servizio del Paese: i cattolici tra voglia di protagonismo e rischio di irrilevanza". Dopo l'intervento del prof. Ernesto Preziosi, storico e direttore della Promozione Istituzione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sul tema "Il percorso storico dell'impegno politico dei cattolici" interverrà il presidente nazionale Acli, prof. Andrea Olivero, sul tema "Quale protagonismo dei cattolici oggi in politica?". I lavori saranno introdotti e condotti dal presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Serafino Zilio. Chiara l'introduzione al Convegno degli organizzatori: "Disorientamento. È il sentimento che più di altri fotografa lo stato d'animo anche di molti credenti di fronte al quadro politico nazionale. Dopo la fine della cosiddetta Prima Repubblica, sembrava essersi aperta anche per i cattolici una nuova fase in cui portare il proprio contributo all'interno delle formazioni politiche più diverse, nel nome di un pluralismo che appariva come un'acquisizione irreversibile dopo la fine della Democrazia Cristiana. A 20 anni di distanza il bilancio appare più con ombre che con luci. I credenti hanno rischiato spesso di rimanere frantumati all'interno di un sistema maggioritario aggressivo e muscolare, dove, solo raramente, la stessa fede e la medesima appartenenza ecclesiale sono state anteposte all'appartenenza partitica. Il risultato è stato spesso una concreta irrilevanza. Diverso è il discorso per il gli enti locali (in particolare i Comuni) dove gli amministratori credenti hanno potuto ancora incidere in modo significativo sulle scelte del contesto locale. Il degrado etico e morale al quale stiamo assistendo in queste settimane evidenzia peraltro che oggi più che mai c'è bisogno dell'impegno credibile e qualificato dei cattolici in politica. Non è questo dunque il tempo del disimpegno magari in nome di quel disincanto che attraversa tutti i settori della società italiana. Come associazioni e movimenti ecclesiali sentiamo forte la responsabilità di contribuire a questo dibattito e alla formazione di una nuova classe dirigente".