Come rovinarsi il Natale e vivere lo stesso felici
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 07:58 | non commentabile
Metti: la festa di Natale della Scuola Elementare “G. Zanella". Ombra di Banquo (incubo, n.d.r.) ogni anno per insegnanti, bambini e genitori, la cui organizzazione occupa innumerevoli riunioni sin dai primi di settembre, dalle quali si riesce ad uscire psichicamente intatti solo con una gran pratica di meditazione Zen. Metti una ventina di maestre che da settimane, anzi appunto da mesi, si scannano per far imparare le canzoncine ai bambini, con prove massacranti che devastano spietatamente gli orari e le lezioni di tutti. Metti un’orda di tesorini che, durante le suddette prove, si dedicano a sistematiche e maligne azioni di sabotaggio (“Maaaeeestrooo, Carlotta mi ha tirato i capelli!" “Maaaeeestraaa, Davide mi pizzica!"), chiacchierando a volume e velocità ultrasonici. Se solo un decimo delle minacce sanguinose delle suddette maestre andasse ad effetto, alla fine la scuola sembrerebbe il set di “Saw VI°: la vendetta". Metti il giorno della festa.
Più di trecento tesorini (quelli di prima) vestiti di rosso, completamente schizzati all’idea che papà , mamma e nonni (ma quanti cavolo di nonni può avere un bambino normale? I nostri sembra che ne abbiano almeno sette o otto ciascuno) siano lì a guardarli (“Mi raccomando, amore, mettiti davanti, ché il nonno deve farti le foto!". Sì: trecento bambini tutti “davanti". Per certi genitori la festa dovremmo farla in autostrada, e ancora non basterebbe …). Metti – goduria finale – un numero indefinibile ma appunto mostruosamente alto di familiari venuti ad ammirare i pargoletti. Messi tutti insieme (i familiari), le reazioni a cui è possibile assistere sono essenzialmente di tre tipi. A) “Si sposti, per favore: crede che Suo figlio sia l’unico che canta?" B) “Canterà bene il Suo, quello sgorbietto!" C) “Ma Lei e Suo figlio, vi siete mai guardati allo specchio insieme?!". C’è poi una fase ‘D’, quando si passa a vie di fatto, ma questa ve la risparmiamo: ci dicono che è Natale. Perciò, se volete divertirvi (a spese nostre), venite lunedì 21 alle 14.00 nell’Aula Magna dell’Istituto Rossi, che gentilmente (e incoscientemente) ci ospita: daremo il meglio (e il peggio) di noi. E già che ci siamo: un affettuosissimo Buon Natale ai miei meravigliosi bambini, ai loro splendidi genitori ed alle mie fantastiche colleghe!!!