Ciambetti sul no del Tar a caccia in deroga
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 20:23 | non commentabile
Roberto Ciambetti Â
Il Capogruppo Ciambetti si esprime sulla decisione del Tar
«ANCHE IL TAR BOCCIA IL FONDAMENTALISMO AMBIENTALISTA»
«Valuteremo la possibilità di chiedere i danni agli ambientalisti»
«Anche il Tar boccia i pretesti del fondamentalismo ambientalista. Lo fa però in zona cesarini». Questo il commento di Roberto Ciambetti, Presidente del gruppo consiliare leghista in Regione, alla notizia del respingimento da parte del Tar delle eccezioni sollevate dagli ambientalisti sulle delibere regionali in materia di caccia in deroga.
«Prendo atto con soddisfazione di questo pronunciamento del Tar, che ha sancito la validità delle deliberazioni regionali, prese nel rispetto della normativa vigente. Queste deliberazioni regionali - ha sottolineato Ciambetti - e le iniziative di legge miravano a tutelare forme tradizionali della caccia veneta, che appartengono alla cultura venatoria della nostra terra. Tuttavia, visti i disagi causati ai cacciatori, i quali per più un mese non hanno potuto esercitare la caccia in deroga, stiamo valutando l'ipotesi di chiedere i danni agli ambientalisti». Ciambetti, promotore delle norme relative all'ampliamento delle specie cacciabili, è stato più volte preso di mira dagli ambientalisti, giunti anche a manifestare sotto la sua abitazione. «Il rammarico che oggi ho, - continua l'esponente del Carroccio - riguarda il fatto che con la legge regionale, saremmo rimasti al riparo dalle sorprese che il Tar invece ci ha riservato quest'anno. Legge Regionale che il gruppo Lega ha sempre ricercato con la sua presenza in aula, per arrivare all'inizio della discussione. Cosa che altri non hanno fatto». «Il mondo della caccia veneto - ha concluso Ciambetti - ha molti più pregi e valori di quanto non si pensi e non si dica e per molti aspetti il nostro cacciatore è la prima sentinella dell'ambiente, il primo ad avere tutto l'interesse a difendere l'habitat naturale che, del resto, conosce e ama come pochi. So bene che esiste una sorta di fondamentalismo ambientalista che non è disposto ad ammettere il ruolo e il valore della caccia, ma l'estremismo è un atteggiamento sbagliato, come è sbagliato criminalizzare l'intero mondo venatorio che è fatto in massima parte da persone corrette».